venerdì, Marzo 28, 2025

Airbnb apre una nuova casa d’artista in Molise

L’agenzia di alloggi Airbnb, portale online creato e aperto nell’ottobre del 2007 dai giovani soci e imprenditori statunitensi Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk fondato con l’intento di mettere in contatto soprattutto turisti e viaggiatori con strutture ristorative e di pernottamento di tipo prevalentemente privato le cui camere vengono messe a disposizione degli ospiti che cercano strutture ricettive diverse dai classici hotel o alberghi e più economicamente sostenibili, è attenta, soprattutto negli ultimi tempi, a incentivare il turismo estetico e culturale formando sia i viaggiatori che gli ospitanti all’educazione artistica.

Logo di Airbnb

Possedendo una elevata esperienza e una notevole influenza in campo turistico e ricreativo, il grande colosso americano, il quale ormai è conosciuto praticamente in tutto il mondo e che si è diffuso e sviluppato a tal punto da influenzare ingenti flussi turistici oltre che mettere in guardia i governi della maggior parte dei Paesi coinvolti che nonostante abbiamo sicuramente ottenuto importanti contributi da Airbnb in maniera indiretta stanno cercando di adottare misure preventive per salvaguardare le finanze e le entrate provenienti da un tipo di turismo digitalizzato e a volte inconsulto che rischia di ridurre i guadagni delle imprese tradizionali del settore in considerazione, si classifica come una delle aziende più quotate a livello internazionale per proporre nuovi spunti e nuove soluzioni all’interno della branca vacanziera.

Casa Cuoco

La società, una delle più ricche e quotate se non la più potente in assoluto a livello globale del suo genere che grazie ai capitali ottenute dagli annunci in internet che includono le più varie sistemazioni quali stanze private, interi appartamenti, castelli e ville, ma anche barche, baite, case sugli alberi, igloo, isole private e qualsiasi altro tipo di alloggio è stata in grado di acquisire altri colossi consimili e ad assumere ingenti azioni provenienti da aziende turistiche di spicco, è riuscita sempre a rinnovarsi e ripensarsi. Anche per questi motivi rimane perciò, dopo quasi tredici anni di attività, ancora sulla cresta dell’onda a livello di un turismo assolutamente apprezzato da parte degli utenti che approfittano delle ottime offerte dell’agenzia. La missione e le soluzioni imprenditoriali attuate da Airbnb sono indiscutibilmente focalizzate su motivazioni imprenditoriali che per essere gradite ed appetibili alle persone che ne usufruiscono non possono comunque non rispettare i desideri ed il benessere di questi ultimi, fattori verso cui la società deve andare incontro.

Essendo l’agenzia una fonte, oltre che di reddito, anche di aiuto al turismo degli Stati, e in questo contento essendo dunque un forte motivatore del turismo e dell’educazione che con esso e da esso si produce, Airbnb non può in primo luogo non tenere in considerazione le esigenze di ogni singolo Paese in cui la società ha i suoi patrimoni e non può nemmeno speculare senza criterio, in quanto sarebbe certamente malvista dai governi e dalla politica stessa laddove non rispettasse gli usi tradizionali e la legislazione propria corrente e quantunque non sviluppasse un turismo basato sulla bellezza, l’arte, la cultura e la storia di un determinato territorio. Conscia della sua significativa influenza capace di smuovere importanti flussi facenti parte del settore turistico e non solo, Airbnb, anche per continuare a lucrare su tale settore attraverso forme sempre nuove e in continua evoluzione e cambiamento al fine di attirare sempre più gente senza arrivarla ad annoiare, effetto che in questa era di persistenti modificazioni e irrefrenabile progresso si avrebbe attraverso una stagnazione delle offerte e dei prodotti proposti, si è impegnata nella direzione di un turismo culturale.

Se già con i primi progetti ed i primi ideali della società la solidarietà fra ospiti e riceventi, l’amicizia, l’umanità, la passione per il viaggio, l’apertura mentale, la scoperta di popoli diversi e la sostenibilità erano i principi focali che ne hanno decretato il successo in quanto all’epoca della nascita di Airbnb quel tipo di turismo che oggi è ormai in voga in grado di stabilire un contatto diretto tra operatori e viaggiatori e quindi tra i locali ed i turisti senza l’intermediazione delle catene ricettive era perquanto molto sentito non praticato o non messo a disposizione, è soltanto con il progetto Case d’Artista, chiamato anche Casa d’Autore, che l’associazione internazionale si è fatta valere. L’iniziativa Case d’Artista, che prosegue in maniera eccellente le tappe che hanno stabilito la fama ed il favorevole accoglimento di Airbnb e soprattutto progetto che non denatura ma anzi amplia e migliora l’idea di un turismo più arricchente in quanto maggiormente vissuto ed esperienziato a diretto contatto con le genti locali, la cultura tipica del dato posto visitato da parte del turista e con le tradizioni, gli usi, i costumi, la storia e l’arte di una determinata città piuttosto che di un piccolo paese di campagna o un bel borgo di periferia, continua allora le volontà che da sempre spingono Airbnb a sostenere un turismo interamente avvolgente, espressione della genuinità del principio di sana, vera e leale ospitalità.

Airbn è la dimostrazione che turismo, arte, cultura ed economia possono convivere e insieme sopravvivere creando per le persone delle possibilità rare se non uniche che altrimenti, se questi elementi fossero separati, non avrebbero la possibilità di vivere. La società, inoltre, collabora con enti e realtà territoriali e governative a livello locale o statale, in particolare nella nostra penisola, in unione con il MIBACT e l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Airbnb sostiene il turismo nei borghi italiani. E’ esattamente nella prospettiva di tale incentivo turistico denominato Progetto Borghi Italiani, che seguendo le orme tracciate da I borghi più belli d’Italia di cui ne fa le veci e ne ripercorre le intenzioni tutelari, valorizzative e programmatiche promuove i piccoli centri abitati italiani con una qualifica di spiccato interesse storico e artistico, che Airbnb si impegna, con l’appoggio delle istituzioni, a sviluppare un turismo che ripercorra i tragitti e i luoghi d’arte e di cultura meno battuti e ancora sconosciuti ai più. Come dichiarato sul sito del progetto Borghi Italiani, che sia in collina o lungo la costa, in montagna o in pianura, viaggiare attraverso borghi e piccoli villaggi significa incontrare il cuore dell’Italia, tra paesaggi, comunità, tradizioni e gusti artistici ed enogastronomici unici.

Al giorno d’oggi è così che si può fare impresa turistica che sappia portare l’uomo a riscoprire antichità tuttora esistenti e sotto i nostri occhi tutti i giorni ma non abbastanza tenute in considerazione e persino dimenticate e volontariamente o involontariamente occultate, per di più l’avvicinarsi alla natura e alla purezza artistica in modo intimo educa la persona a riflessioni più profonde sul senso stesso dell’ambiente, ora come ora in pericolo di distruzione, e sul significato dell’arte e della cultura, sull’importanza di queste ultime e sul nesso che entrambe hanno con l’umanità e la natura stessa. E’ fuori dalle grandi città e dai grandi centri abitati che si riesce meglio a pensare queste verità che diventano non soltanto esperienza ma sentimento, è in questi termini che la nuova frontiera del turismo si sta direzionando, e lo sta facendo grazie al progetto Borghi Italiani patrocinato e confezionato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, le realtà locali e Airbnb.

Il turismo contemporaneo diventa dunque una missione esperienziale che si fa ancor più radicata nelle emozioni provate dai viaggiatori durante la loro permanenza nei posti visitati, emozioni che vengono sentite a tutto tondo poiché incentivate pure da particolari alloggi che Airbnb mette a disposizione, si tratta delle Case d’Artista. All’interno del progetto Borghi Italiani esistono già tre Case d’Artista, ma il nuovo appartamento a Civitacampomarano, comune nella provincia di Campobasso in Molise, ha ospitato l’ultima di questo franchising di turismo artistico.

Lorenzo Vitturi

Per il particolare alloggio, il cui design e la sistemazione degli spazi sono firmati dal creativo d’arte contemporanea Lorenzo Vitturi, è stata scelta Casa Cuoco, la storica dimora che tra il Settecento e l’Ottocento ha ospitato il politico e illuminista molisano nonché scrittore, giurista, storico ed economista italiano nato da Colomba de Marinis e Michelangelo Cuoco, avvocato e studioso di economia appartenente ad una famiglia della locale borghesia di provincia, proprio a Civitacampomarano, al tempo borgo del Contado di Molise al secolo parte del Regno di Napoli Vincenzo Cuoco. Rivisitata, risistemata e ammodernata, l’abitazione che la community globale di viaggio dedicata alla ricerca di soluzioni per il soggiorno è stata riaperta al pubblico e completamente rinnovata oltre che grazie all’intervento dell’artista Vitturi anche da alcune grandi firme del design internazionale e dalla società Eligo Studio, azienda romana di spicco che lavora nel campo del design italiano sintetizzando i concetti chiave del lifestyle nostrano in progetti di interior design destinati al retail, all’hotellerie, alle fiere, alle scenografie, alla ristorazione e residenze private esclusive. Riqualificare il territorio per mezzo dell’arte, può desumersi così il motto del progetto che ha cambiato radicalmente il modo di vedere e fare turismo in Italia sicuramente, il nostro Paese infatti è molto attento soprattutto ultimamente a questo tipo di valorizzazione culturale che si traduce come percorso attraversane i piccoli centri prima di gettarsi inconsultamente e inutilmente a capofitto nelle grandi città, ma anche all’estero.

La nuova casa esalta ulteriormente la già acquisita notorietà del progetto Borghi Italiani inaugurato nel 2017 con l’artista Francesco Simeti a Civita di Bagnoregio, il quale ha creato, come gli altri suoi colleghi che sono stati chiamati a revisionare le altre dimore del progetto fra cui troviamo Olimpia Zagnoli che si è occupata della Casa d’Artista del Borgo di Lavenone in provincia di Brescia e di Edoardo Piermattei che ha trattato la Casa ospitata a Sambuca di Sicilia ad Agrigento e come ultimo protagonista proprio Lorenzo Vitturi, un’opera site specific in dialogo cioè con edifici e habitat circostanti. Collocata a Civitacampomarano, località già attenta alle esigenze culturali e veterana di programmi ed eventi che mettono al centro l’arte e la cultura in quanto nel 2016 ha organizzato il primo Festival di Street Art, il Cvtà-Street Fest, nonché conglomerato ubicato all’interno di un tipico borgo molisano e immerso nel classico paesaggio appenninico, la quarta residenza da poco inaugurata, i cui profitti addotti da Airbnb che per questo progetto non percepisce le sue normali commissioni le quali secondo le trattative con gli enti statali andranno a sostenere la comunità del paese

“[…] intreccia la fotografia e la scultura grazie a un lavoro sui materiali, sulle forme e sui colori”

come racconta la curatrice del progetto Federica Sala, design advisor che vanta collaborazioni con istituzioni museali, fondazioni private, archivi storici, aziende, designer e riviste per ideare, sviluppare e produrre contenuti legati al mondo del design e dell’arte. La particolare sensibilità artistica di Vitturi, in linea con le definizioni programmatiche di Casa d’Artista, si sviluppa perciò attraverso un approccio multidisciplinare che ha portato lo stesso creativo a riprodurre ambienti estremamente espressivi e in accordo con le esigenze e le necessità degli ospiti.

L’arte perciò non rimane fine a se stessa ma serve a cadenzare l’esperienza degli abitanti che in essa vivono e convivono, respirare un’aria pacificata da un’arte non tensiva significa portare alla coscienza le verità di se stessi e della propria cultura in relazione alla visione dell’altro, è questo il messaggio del Vitturi e con lui del progetto Case d’Artista. L’opera di rivalutazione artistica cercata e prodotta dal Vitturi, sempre secondo le parole della Sala:

“[…] parte dalla lettura di Platone in Italia dello stesso Vincenzo Cuoco, concentrandosi in particolar modo sulla dualità tra la terra e il mare descritta nel romanzo, questa metafora viene sintetizzata dall’artista attraverso un approccio multidisciplinare che lo porta a raccogliere alcune pietre ed elementi abbandonati del borgo e assemblarli in un totem arcaico, poi fotografato e infine virato cromaticamente in un’intensa sfumatura di blu. Il risultato è un’opera d’arte site installata nelle stanze della casa e in dialogo con essa”

Tra le altre cose le tinte delle pareti sono di un color pastello o cipria, queste tenui tonalità sono adatte al rilassamento degli ospiti, i quali, accolti da ambienti dalla mobilia minimale ma accogliente e ugualmente ricca di opere e spunti di riflessione artistica, creano un’atmosfera ideale per un’esperienza unica che sintetizza armonicamente e quasi in maniera zen i maggiori argomenti turistici che oggigiorno vengono sottovalutati o sfruttati in modo inabile ed inefficace quali l’aspetto naturale, quello storico e quello prettamente artistico.

Vincenzo Cuoco

Proprio grazie alla lettura del libro Viaggio in Molise di Cuoco è stata decisiva la scelta di un blu intenso, profondo e vibrante da parte di Vitturi, il quale ha voluto contrastare con un colore freddo ma forte gli altri toni della casa creando con questa soluzione un luogo confortevole ma al tempo stesso non asettico. L’utilizzo dei materiali giunti dai marchi che hanno collaborato al progetto come Smeg per gli elettrodomestici, Vitra per l’arredamento d’interni e Foscarini per l’illuminazione, il legno usato fra i molti in misura indubbiamente massiccia, risultano anch’essi adatti alla formazione di spazi che fanno della quiete e della calma la loro forza. La nuova frontiera del turismo e del viaggio è la spiritualità, mai come adesso importante da coltivare per l’evasione da una realtà troppo dinamica e iperattiva, è con queste intenzioni, per dare perciò a tutti la possibilità di emanciparsi dalle tensioni quotidiane, che nasce il progetto Borghi Italiani e Casa d’Artista.

Alessandro Pallara
Alessandro Pallara
Nasce a Ferrara nel marzo del 1996. Ha studiato sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics di Padova. Tuttora collabora come volontario supervisore del patrimonio artistico culturale con l'associazione Touring Club Italiano nella città di Bologna.

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