venerdì, Aprile 19, 2024

Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025

Ieri, venerdì 31 marzo, Agrigento è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025 dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, alla presenza dei sindaci delle città candidate, ovvero, oltre Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina , Roccasecca e Spoleto.

La proclamazione della Capitale Italiana della Cultura 2025

Ieri, venerdì 31 marzo, Agrigento è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025, dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, presso la sala Spadolini del ministero della Cultura.

Hanno presenziato i sindaci delle città candidate, ovvero, oltre Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina , Roccasecca e Spoleto.

Il ministro Sangiuliano, durante la nomina di Agrigento come Capitale della Cultura 2023, ha annunciato che dal 2024 sarà proclamata la Capitale dell’Arte contemporanea. Inoltre, l’Unione Europea, ha proposto di istituire anche la Capitale del Mediterraneo.

Le Capitali della Cultura in Italia

La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014. con l’allora decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, poi convertito in una legge nel 2019, per la massiva partecipazione alle selezioni.

L’obiettivo è di incoraggiare, sostenere e promuovere progetti e attività che possano valorizzare il nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale. Proprio per trasmettere il valore della cultura ai fini della coesione sociale, della creatività. Anche alla luce delle diversità dei luoghi, consentendo lo sviluppo del turismo anche attraverso gli investimenti.

Le candidature sono valutate da una giuria.

Le Capitali della Cultura sono state:

Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015

Mantova nel 2016

Pistoia nel 2017

Palermo nel 2018

Parma nel 2020 e nel 2021

Procida nel 2022

Bergamo-Brescia Capitale in carica.

La proclamazione … e poi?

La città che viene proclamata Capitale della Cultura riceve dallo Stato un contributo di un milione di euro. Questo sarà utilizzato per valorizzare e mettere in rilievo le bellezze e le caratteristiche locali. Si organizzeranno iniziative e manifestazioni culturali accessibili ai cittadini e a tutti quelli che faranno visita alla città, per un anno.

Infatti, l’assegnazione dura un anno.

In occasione della proclamazione della Capitale della Cultura 2025, il ministro Sangiuliano ha affermato: “L’Italia è un super-potenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio”. Inoltre, ha ricordato le doti dell’Italia nell’ambito dell’impresa e per affermare la cultura dei territori.

Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e i quattro elementi

Agrigento è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2025 presentando un ‘dossier’ che fa riferimento ad un ponte che ha ad un estremo i duemilaseicento anni di storia della città e, all’altro estremo, la visione di un futuro realizzato da persone in relazione tra loro sulla base del territorio.

Il programma trae ispirazione dai quattro elementi considerati stati di aggregazione della materia, fondamentali per la vita: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.

L’Aria riconduce al bisogno di ritrovarsi tra persone nella società che è legata agli altri luoghi. Questo legame porta ricchezza e forza attrattiva.

L’elemento dell’Acqua fa riferimento a Lampedusa, inclusiva e accogliente. Ciò per via di tutto ciò che richiama il Mediterraneo.

L’elemento della Terra richiama l’entroterra della provincia e tutto ciò che il territorio evoca. Dalle storie da raccontare, al paesaggio e tutto ciò che richiama la cultura del territorio.

Al Fuoco sono collegati i prodotti delle persone, i lavorati a mano, i prodotti artigianali. Come pure il fuoco rappresenta una metafora della comunità del posto.

Il dossier: “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”

Il progetto è realizzato sullo sfondo dell’enorme e meraviglioso patrimonio culturale di Agrigento. Dalla Valle dei Templi alla ricchezza di costruzioni religiose. Tenendo sempre riferimento ai grandi della storia locale che sono stati in tutto il mondo. Ad esempio, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri.

Naturalmente, il dossier è rivolto alle bellezze di Agrigento senza tralasciare l’aspetto della sostenibilità ecologica e sostenibilità nell’ambito culturale e turistico.

“Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali” è il titolo del dossier presentato al momento della candidatura di Agrigento. Comprende quarantaquattro progetti, di cui diciassette internazionali, per studiare le relazioni tra gli esseri umani per trovare la pace con la natura.

Al centro c’è la relazione tra la persona, il prossimo e la natura. Come pure l’accoglienza e la mobilità.

Il patrimonio culturale del territorio consente di realizzare un progetto che guarda all’innovazione e alla crescita sociale ed economica, attraverso le moderne tecnologie. In questa proposta culturale, si fondono passato e futuro, l’antico col moderno, col nuovo. Anche con l’interesse attivo delle nuove generazioni. Per cui la cultura è sempre più consacrata alla crescita individuale e collettiva.

https://www.periodicodaily.com/bergamobrescia-capitale-italiana-della-cultura-2023/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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