martedì, Marzo 19, 2024

“Agostino” di A. Moravia: iniziazione alla vita adulta

Pubblicato per la prima volta nel 1944 per Edizioni Documento, il romanzo di formazione “Agostino” consentì ad Alberto Moravia di conquistare il plauso della critica e del pubblico. Ristampato dall’anno successivo in poi con Bompiani, il romanzo continua tutt’oggi a essere letto e riletto con grande interesse e coinvolgimento.

Agostino, la madre e Renzo

Il protagonista eponimo del romanzo è Agostino, ragazzo di tredici anni di famiglia borghese. Orfano di padre, egli si trova in vacanza estiva, insieme alla madre, in una località marina della costa toscana, presso il Bagno Speranza. I primi giorni di villeggiatura trascorrono all’insegna di un clima di serena e solare comunione idillica tra madre e figlio. I due, infatti, si dilettano in lunghe gite in patino, condividendo questi momenti di felice intimità.

L’intesa tra madre e figlio viene però incrinata dal personaggio di Renzo, il cui arrivo, come scrive simbolicamente Moravia, “parò il sole” davanti ad Agostino. Giovane bagnino interessato alla madre di Agostino – donna descritta come ancora avvenente -, egli decide infatti di invitarla a fare un giro con lui in patino. La frequentazione della madre con il bagnino diventa sempre più assidua e gli atteggiamenti maliziosi di lei sempre più espliciti agli occhi del figlio. Agostino, dunque, inizia a mettere in discussione la pudica dignità matronale che aveva sempre visto trasparire dalla figura della madre. Egli, così, scopre e inizia a intravedere la dimensione femminile e sensuale potenzialmente riposta in lei.

La banda del Saro

L’iniziazione alla vita adulta, oltre che poggiare sul disvelamento e la scoperta della sessualità, ha anche un altro fondamentale requisito, la scoperta dell’altro da sé. In altre parole, l’adolescente non si confronta più soltanto col microcosmo familiare, ma allarga i propri orizzonti, divenendo agente attivo del macrocosmo sociale. Precedentemente Agostino, ancora bambino, ricercava e interagiva essenzialmente con la madre, amata e venerata, dalla quale si sentiva completamente corrisposto. L’arrivo di Renzo e la conseguente rottura dell’equilibrio familiare ha così creato tutti i presupposti affinché Agostino iniziasse a ricercare altro rispetto alla sfera familiare.

A seguito di uno schiaffo ricevuto dalla madre, Agostino ha occasione di conoscere il rude e violento Berto. Coetaneo di estrazione sociale popolana, grazie a lui Agostino viene introdotto presso l’umile Bagno Speranza, luogo di ritrovo dei meno abbienti. Qui Agostino fa la conoscenza della banda del Saro, di cui Berto è componente. La banda è guidata dal Saro, adulto pedofilo e omosessuale che paternamente si prende cura dei ragazzi che a lui fanno capo.

Conosce così Sandro, giovane dall’aspetto apparentemente più bello ed elegante di quello dei suoi compagni. Egli avrà il ruolo di spiegare usi, costumi e abitudini della banda al protagonista. Poi fa la conoscenza di Homes, ragazzo omosessuale di colore che ha spesso rapporti sessuali con il Saro e che dimostra grande astio verso Agostino. Ultimo componente della banda è Tortima. Più grande degli altri ragazzi della banda, egli accompagnerà Agostino durante la sua prima esperienza sessuale in una casa di tolleranza. L’esperienza si rivelerà, però, un tentativo frustrato per Agostino, condannato così al limbo di un’iniziazione alla vita adulta ancora incompiuta.

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