domenica, Giugno 22, 2025

Africa: vaccini e istruzione la chiave di volta del futuro

É una mia convinzione che la visione delle cose sfugge a chi fa degli interessi politici ed economici l’unica verità possibile? La questione Africa legata ai vaccini e all’istruzione è qualcosa che va affrontata urgentemente. Sarebbe quindi il caso che chi tira le fila del mondo, mettesse da parte per un attimo questa forma mentis, perchè ne va del futuro di tutti. É ormai risaputo che non serve a niente vaccinare i continenti più ricchi e lasciare indietro l’Africa.

Quali scenari possibili in Africa dopo il blocco della pandemia?

Lasciando l’Africa al suo destino, significherebbe che il conto da pagare ci tornerà indietro salatissimo e con gli interessi. Invece, che succede nel mondo? Biden chiede di rinunciare ai brevetti per contrastare il diffondersi della malattia e vaccinare tutti, la Germania della Merkel, invece non ci pensa proprio. Un fatto è certo: dopo il fermo della pandemia in Africa sarà difficile far tornare le ragazze a scuola, per tante ragioni. Quindi meno istruzione farà sì che ci sia sempre più povertà e sempre più figli. E senza i vaccini anticovid l’Africa sarà una polveriera pronta ad esplodere in ogni momento.

Perchè i vaccini e l’istruzione in Africa sono così importanti?

Le previsioni dicono che nei prossimi 10 anni senza aiuti sostanziali il continente nero affronterà problemi enormi, che in un modo o nell’altro si riverseranno su tutti gli altri Paesi. Pertanto, cominciando dai vaccini per tutti e l’istruzione per le ragazze gli aiuti per l’Africa dovranno essere mirati. Tutti sono consapevoli dei benefici che comporta a livello economico l’istruzione delle ragazze in Africa, è reddito che andrà a colpire favorevolmente tutti i paesi, non solo africani. Quando un Paese ha un tasso di istruzione alto, l’economia comincia a girare in senso centrifugo. Quando l’istruzione è ridotta ai minimi termini il senso centripedo fa ripiegare un paese sulla propria povertà.


Uganda: il diritto all’istruzione è per tutti


E intanto al G7 troveranno un’accordo per i vaccini e penseranno all’istruzione in Africa?

I capi di Stato pronti per il G7 che si terrà a fine anno in Cornovaglia, nel Regno Unito, dovranno portare sul tavolo queste emergenze. Altrimenti il mondo si troverà a dover provvedere tra 10 anni ad un’esplosione demografica, le previsioni stimano una crescita mondiale della popolazione che va per i 10 miliardi, 2 dei quali saranno solo in Africa. Per non parlare della perdita delle biodiversità, della desertificazione, le carestie e le inevitabili migrazioni di massa. Quindi più barconi in mare sul Mediterraneo, più morti, più spese per aiuti e via dicendo. Certo questo nelle migliori delle ipotesi. Quindi, non è più il momento per i Paesi più ricchi di litigare su punti su cui non vogliono transigere per principio. Pertanto, che si traccino i punti, stanzino i fondi e organizzino capillariamente gli aiuti, ora.

Vertice a luglio sull’istruzione in Africa

Intanto, il ministro degli esteri del Regno Unito, Dominic Raab ha pavesato una diminuzione degli aiuti stanziati per l’istruzione delle ragazze in Africa. Si parla di un 40% in meno. Proprio mentre è alle porte l’incontro sul tema dell’istruzione tra Regno Unito e Kenya. Boris Johnson e il Presidente Kenyatta terranno il summit sulla raccolta fondi. Il Regno Unito è il principale donatore della Global Partenrship for Education (GPE). Ecco che questo summit servirà per organizzare la raccolta fondi a favore dei Paesi in via di sviluppo. Far tornare i bambini a scuola dopo la pandemia è un imperativo. Secondo Boris Johnson l’istruzione femminile è la chiave per prevenire lo sfruttamento e dare a tutto il mondo quella marcia in più per ripartire, puntando sul suo potenziale. A tal proposito, il ministro Raab conferma che lo stanziamento per il GPE sarà comunque superiore ai 50 milioni di sterline previsto.

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Cate Madapple
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"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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