venerdì, Aprile 19, 2024

L’acqua su Marte: perchè si disperde?

Già da tempo gli scienziati sanno che circa 4,5 miliardi di anni fa, Marte doveva possedere una quantità di acqua allo stato liquido. Almeno 6,5 volte maggiore di quella attuale. E con un’atmosfera molto spessa. Ma come sia sparita è un mistero. O meglio lo era. Infatti uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università dell’Arizona, e poi pubblicato sulla rivista Science, ha evidenziato che l’acqua su Marte si dissolve nello spazio. Come? Scopriamolo!

Perchè si disperde l’acqua su Marte?

I ricercatori, in base ai dati raccolti dalla sonda Maven, sono giunti alla conclusione della presenza di molecole di acqua nell’atmosfera marziana. Quindi l’acqua non ha mai lasciato Marte. Ma la maggior parte è scomparsa. Evaporando nello spazio a causa delle tempeste di sabbia. Queste, sono molto violente. Ed agiscono nel processo di formazione delle nubi. Pertanto, quando i raggi del Sole toccano i poli ghiacciati di Marte, il vapore acqueo si alza nell’atmosfera. I venti, sollevano quote di particelle di polvere e molecole di acqua. Dando origine così alle nuvole. Perciò, una volta nell’atmosfera superiore i raggi Uv dissociano in atomi di idrogeno e ossigeno le molecole d’acqua. Che poi vengono distrutte in poche ore. E quindi i sottoprodotti di questo fenomeno si perdono nello spazio. 

Il ruolo dell’acqua sul clima

Quindi all’origine Marte, oltre ad avere acqua, aveva anche un’atmosfera. Che poi gli è stata strappata dal vento solare, forse complice un campo magnetico che si andava via via indebolendo. Pertanto queste tempeste di sabbia oltre a veicolare il trasporto di sabbia nell’atmosfera, influenzano il clima. Da pianeta caldo e umido, di miliardi di anni fa, al mondo arido e freddo che conosciamo adesso.

La presenza di laghi salati

È noto da tempo che Marte contiene acqua sotto forma di ghiaccio. Oggi, però, grazie ai nuovi dati ottenuti utilizzando il radar Marsis si è scoperto una rete di laghi salati sotto i ghiacci del Polo Sud di Marte. L’obiettivo ora è capire quando sono iniziati i processi, e le caratteristiche del pianeta rosso. Difatti esso è troppo secco e troppo freddo. E la radiazione cosmica è così potente che penetra almeno fino a un metro circa all’interno della superficie del pianeta. Distruggendo così, qualsiasi eventuale forma di vita. Almeno come noi la conosciamo qui sulla Terra. Dunque “Life on Mars”? avrebbe cantato David Bowie.


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Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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