venerdì, Aprile 19, 2024

Accordo nucleare iraniano: USA pronti a colloqui con Tehran

Gli USA hanno confermato che prenderanno parte all’incontro a Vienna la prossima settimana sull’accordo sul nucleare iraniano. Washington ha affermato di essere aperta a sedersi con Teheran. L’Unione Europea ha annunciato che vi sarà un incontro di persona di tutte le parti dell’accordo nucleare del 2015. L’Unione europea ha spiegato che i partecipanti alla videoconferenza hanno riconosciuto la prospettiva di un pieno ritorno degli Usa. Inoltre hanno sottolineato la disponibilità ad affrontare positivamente la questione in uno sforzo congiunto. Il Dipartimento di Stato americano ha confermato la ripresa dei colloqui, anche se saranno complicati e inizialmente si svolgeranno senza contatti diretti tra americani e iraniani.

Accordo nucleare iraniano: cos’è successo?

Dopo una riunione virtuale della commissione congiunta alla quale hanno preso parte la Commissione europea, Cina, Francia, Germania, Russia Regno Unito e Iran vi è uno spiraglio per salvare l’accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa) del 2015. Durante la riunione i firmatari dell’accordo hanno discusso del possibile rientro degli USA al Jcpoa, abbandonato da Washington sotto la presidenza Trump. Al termine dei colloqui, è emerso che martedì prossimo si terrà un meeting tra le parti a Vienna per rilanciare i negoziati. L’Alto rappresentante della UE, Josep Borrell, al termine della riunione, ha dichiarato: “L’UE ha riconosciuto la prospettiva di un pieno ritorno degli Usa. Ha sottolineato la disponibilità ad affrontare positivamente la questione in uno sforzo congiunto”. Il Dipartimento di Stato americano ha confermato la ripresa dei colloqui, anche se saranno complicati e inizialmente, su richiesta iraniana, si svolgeranno senza contatti diretti tra americani e iraniani.

I negoziati di Vienna saranno il primo importante passo dell’amministrazione di Joe Biden verso un miglioramento dei rapporti con l’Iran. I colloqui di Vienna potrebbero non portare a niente, ma sono il primo passo concreto da anni di Stati Uniti e Iran per provare a ripristinare l’accordo sul nucleare, che da tempo aveva perso efficacia nonostante i tentativi dei paesi europei di tenerlo in piedi.

Iran chiede la fine delle sanzioni americane

L’Iran chiede innanzitutto lo stop alle sanzioni americane, lanciate da Trump. Solo allora riprenderà “immediatamente” a rispettare i propri impegni, al contrario di quanto fatto negli ultimi tre anni. Posizione sostenuta dalla Cina, alleata di Teheran. Pechino afferma: “Gli USA hanno espresso la disponibilità a tornare nell’intesa e la Cina ne è lieta. Tuttavia la priorità assoluta è che revochino le sanzioni illegali contro l’Iran e la loro giurisdizione su terzi”. Quindi per Teheran e Pechino la prima mossa spetta agli americani.  Per Berlino non c’è tempo da perdere. Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Mass, ha affermato che una volta pienamente rispettato, l’accordo renderebbe più sicura l’intera regione. Inoltre sarebbe la base migliore per ulteriori colloqui sugli altri importanti questioni legate alla stabilità dell’area.


Iran, Zarif spera nel ritorno degli Usa all’accordo sul nucleare

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