Mercoledì 4 novembre, gli Stati Uniti hanno lasciato formalmente l’accordo di Parigi. Gli usa recedono il patto globale stretto cinque anni fa per scongiurare la minaccia del cambiamento climatico. La mossa a lungo minacciata dal presidente Donald Trump e innescata dalla sua amministrazione un anno fa è stata ufficializzata mercoledì, il giorno prima del risultato elettorale contro Joe Biden.
USA Breaking news del 4 novembre 2020
USA: ufficializzata l’uscita dagli accordi sul clima
Già nel 2017 Donald Trump ha confermato la sua intenzione di far uscire gli USA dall’accordo sul clima. L’ufficializzazione è arrivata solo il 4 novembre 2020, il giorno dopo le elezioni. Sull’argomento si è già espresso anche il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden. In caso di vittoria, il dem ha promesso di far rientrare gli Stati Uniti nell’accordo di Parigi.
L’accordo è un impegno vincolante preso attualmente da 189 paesi che mira a contenere l’aumento della temperatura media globale su una soglia al di sotto 2 °C oltre i livelli pre-industriali. Inoltre il trattato di Parigi prevede di limitare tale incremento a 1.5 °C, poiché questo ridurrebbe sostanzialmente i rischi e gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il prossimo round programmato di colloqui sul clima delle Nazioni Unite si terrà a Glasgow, in Scozia, nel 2021. Attualmente sono 189 paesi hanno ratificato l’accordo.
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Che cosa prevede l’accordo di Parigi?
L’accordo di Parigi stabilisce un quadro globale per evitare pericolosi cambiamenti climatici limitando il riscaldamento globale. Il trattato, inoltre, punta a rafforzare la capacità dei paesi firmatari di affrontare gli impianti dei cambiamenti climatici sostenendoli nei loro sforzi. L’accordo di Parigi sul clima (COP21) è stato stipulato a dicembre del 2015.
La trattativa si basa su principi comuni validi per tutti i Paesi e tra i punti cardine ci sono:
-Limitare al di sotto dei 2 gradi Celsius il riscaldamento medio globale rispetto al periodo preindustriale. Puntare a un aumento massimo della temperatura che non superi 1,5 gradi Celsius;
-L’impegno di tutti i Paesi firmatari, in forma giuridicamente vincolante, a presentare e commentare ogni cinque anni a livello internazionale un obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni. Il raggiungimento dell’obiettivo posto è vincolante solo dal punto di vista politico. È giuridicamente vincolante, però, l’attuazione delle misure nazionali e la rendicontazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi.
-L’accordo prevede anche l’impegno da parte dei Paesi industrializzati a sostenere quelli in via di sviluppo. Al fine di permettere a tutti di adottare misure di riduzione delle emissioni.