giovedì, Aprile 18, 2024

Accisa mobile: Cingolani spiega il piano del governo

Non serve rimarcare l’aumento dei prezzi del carburante. Sembra però sia allo studio una misura per correre ai ripari: un’accisa mobile. A spiegarla è il Ministro Roberto Cingolani.

Un’accisa mobile contro il caro carburanti?

Le indiscrezioni erano già circolate nei giorni scorsi, in occasione della riunione del Consiglio dei Ministri. Domani, infatti, dovrebbe essere varato un apposito decreto atto a calmierare i prezzi energetici, contrastando così il rincaro incontrollato di benzina e diesel. Una delle ipotesi è la riduzione temporanea dell’Iva, come già accade in Polonia, ad esempio. La Francia ha cercato di ovviare al problema riducendo di 15 centesimi, mentre l’Irlanda ha deciso di ridurre le accise di 20 centesimi al litro per la benzina e di 15 per il diesel. Ma l’Italia?


Accise benzina giunte al record in Italia


Un sistema difficoltoso

Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha dunque parlato ad un’informativa al Senato. “Al fine di contenere l’impatto sui consumatori finali, il governo sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile” ha spiegato. “Siccome c’è stato un maggior gettito Iva dovuto al fatto che la base è aumentata, il maggior gettito Iva potrebbe essere utilizzato per ridurre l’accisa corrispondente, e avere così una riduzione di prezzo alla pompa, senza che ci sia un calo delle entrate annue programmate”. Ha però aggiunto di essere consapevole delle difficoltà di introduzione di un simile sistema, a partire dalle coperture.

Trovare le coperture

Compensare l’eventuale minor gettito fiscale nelle casse dello Stato, già in difficoltà a causa della pandemia, potrebbe non essere così semplice. Ma Il Sole 24 Ore ha provato a ipotizzare come le cose potrebbero migliorare se questa soluzione andasse in porto. Per un taglio dell’Iva all’8%, ad esempio, lo Stato perderebbe tra 1,3 e 1,4 miliardi di euro, ma il taglio dei prezzi arriverebbe a 20 centesimi al litro: con una parziale sterilizzazione delle accise di 20 centesimi, gli automobilisti risparmierebbero 25 centesimi al litro.

Un’ipotesi valida

Nonostante tutto, a opinione di esperti e associazioni di settore il sistema dell’accisa mobile potrebbe non rappresentare un costo per le casse dello Stato: infatti, il calo delle accise sarebbe compensato dalle maggiori entrate dell’Iva. “Il Ministro Cingolani ha parlato di un’accisa mobile sui carburanti” ha dichiarato Laura Castelli, Viceministro dell’Economia. “È un’ipotesi concreta. Si tratta di un’operazione straordinaria, che si richiama ad un meccanismo previsto per la crisi del 2007, utile a contenere l’impatto dell’aumento del costo dei carburanti sui consumatori finali. In sostanza, il maggior gettito Iva dovuto all’aumento della base imponibile, che abbiamo registrato a causa dell’incremento dei prezzi dell’energia, verrebbe utilizzato per ridurre l’accisa corrispondente. E avere così una diminuzione del prezzo finale”.

La nota stonata

C’è soltanto un piccolo neo in questa considerazione. Nel 2008 una Finanziaria aveva introdotto sì le accise mobili, con la legge 244/07: ma queste non trovarono mai applicazione, per almeno due motivi. Il primo era l’aumento del prezzo del greggio, superiore al 2% rispetto al valore indicato nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF); il secondo un calo delle quotazioni di pari importo nel bimestre precedente. Allo stato attuale, però, i parametri sono pienamente rispettati: da cui la richiesta della sua applicazione, da parte delle associazioni dei gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc e Anisa Confcommercio.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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