venerdì, Aprile 19, 2024

Abbinamenti vini e cibo: cosa è verità e cosa mito?

Il piacere di gustare un buon bicchiere di vino in compagnia di deliziosi piatti è un’esperienza gradevole per moltissimi, soprattutto quando si è in buona compagnia e si ha desiderio di esaltare i buoni sapori di ciò che abbiamo davanti.

Ma come fare a scegliere il giusto abbinamento tra vino e cibo? Esistono alcune nozioni che riteniamo essere inviolabili, tramandate ormai da generazioni, come ad esempio il dover abbinare ad un rosso esclusivamente la carne e ad un bianco il pesce.

Ma non solo, si tende a pensare che i brut come, ad esempio, il blanc de blancs siano destinati esclusivamente al fine pasto.

Quali di queste credenze sono effettivamente reali? Quali invece sono solo delle leggende e possono essere tranquillamente sfatate? È possibile bere un bianco con della carne o un brut con un primo piatto?

Il bianco solo con il pesce e il rosso con la carne

Sebbene sia vero che l’abbinamento classico è il vino bianco con il pesce e il rosso con la carne, ci sono molte eccezioni che dimostrano che queste combinazioni possono tranquillamente essere rimescolate.

Ad esempio, il bianco può andare benissimo con della carne bianca, come ad esempio pollo e tacchino, oppure con delle verdure.

Inoltre, pesci molto grassi, come il salmone, possono essere tranquillamente abbinati a un rosé o un rosso leggero, senza perdere di gusto o esperienza enogastronomica.

Deve essere presa in considerazione principalmente la consistenza dei cibi, le loro caratteristiche, e quelle del vino. Con sapori delicati sicuramente si accompagnano bene dei bianchi, per sapori più intensi sono più consigliati i rossi.

Per riuscire a trovare l’abbinamento perfetto, poi, non resta che provare, sperimentare e trovare l’abbinamento che al palato ci sembra più indicato. Non solo in base alle caratteristiche del piatto, ma anche in relazione ai nostri gusti personali.

Abbinamenti con il brut: una bevanda solo da dessert?

Anche in questo caso, alcuni miti possono essere tranquillamente sfatati: non è infatti necessario aspettare il dessert per sorseggiare un calice di Trentodoc.

Questa tipologia di vino, infatti, si sposa perfettamente con molti piatti salati ed è diventata una scelta inaspettata per le grandi occasioni, sia a pranzo che a cena. Ad esempio, il brut può essere un’ottima scelta per accompagnare piatti a base di pesce.

Gli aromi del mare si fondono perfettamente con la freschezza di questo vino, e piatti come sushi, tonno scottato o gamberetti alla griglia diventano piacevolmente sorprendenti.

Oltre che al pesce, poi, il brut può essere un ottimo abbinamento per la carne bianca. Pollo alla griglia o insalata di pollo possono essere accompagnati a una bottiglia di brut per aggiungere una nota frizzante e vivace al cibo.

In generale, comunque, il brut è un vino che va abbinato a piatti dal gusto delicato, come una buona selezione di formaggi morbidi e cremosi, pesce o carni bianche.

Conclusione

L’abbinamento tra vino e cibo non deve essere una regola ferrea ma piuttosto una guida che ci aiuti a esaltare i sapori.

Sebbene ci siano alcuni abbinamenti tradizionali, gli esperti del settore sanno che questi possono essere tranquillamente rimescolati e che la scelta deve dipendere solo dalle caratteristiche della pietanza e del vino in questione.

L’importante perciò è sperimentare, provare nuovi abbinamenti e trovare ciò che soddisfa i nostri gusti personali. La tradizione sicuramente è importante, ma non mi bisogna dimenticare che questa non deve diventare un dogma e limitare la creatività in cucina.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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