Dal 24 gennaio 2023, dopo il benestare dell’Unione Europea, ma ancor prima a seguito dell’approvazione della ‘novel food’ del 1 gennaio 2018, gli insetti commestibili sono stati ammessi all’interno dell’alimentazione anche sul territorio italiano. Nello specifico, la polvere sgrassata di Acheta Domesticus, ovvero del grillo domestico, può essere utilizzata nei prodotti alimentari.
Novel food
La farina di grillo può essere contenuta nei prodotti alimentari perché dal 24 gennaio, dopo il benestare dell’Unione Europea gli insetti commestibili sono stati ammessi all’interno dell’alimentazione, anche sul territorio italiano.
Nello specifico, la polvere sgrassata di Acheta Domesticus, ovvero del grillo domestico, può essere utilizzata nei prodotti alimentari.
Si tratta di ‘novel food’, cioè “tutti quei prodotti e sostanze alimentari privi di storia di consumo “significativo” al 15 maggio 1997 in UE, e che, quindi, devono sottostare ad un’autorizzazione, per valutarne la loro sicurezza, prima della loro immissione in commercio”, come definito dal Ministero della Salute.
La Commissione Europea ha autorizzato l’arrivo di pane, pasta biscotti e quanto altro contenga farina di grillo domestico, come nuovo alimento. Ciò perché la polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico è sicura così come è stato proposto il suo utilizzo.
La sua produzione prevede una serie di fasi preparatorie che riguardano gli insetti.
Acheta Domesticus
Nel settore degli insetti commestibili, la polvere di grillo è considerata il prodotto proteico del futuro, da inserire nella composizione dei principali alimenti. E così sta accadendo.
Pane, panini, cracker, grissini. Come pure biscotti, salse, pizza, prodotti sostitutivi della carne, minestre concentrate o in polvere.
Ha un sapore simile alla nocciola, quindi si amalgama bene con tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati.
Gli insetti hanno un’alimentazione sana e programmata, attraverso materie prime e sempre tracciate.
Dunque, il grillo segue una dieta corretta per esaltare le sue caratteristiche organolettiche.
Gli alimenti con farina di grillo nei prodotti alimentari tra gli scaffali dei supermercati
La pasta con farina di grillo sta arrivando nei supermercati.
Realizzata da un’azienda di Scalenghe, in provincia di Torino. Ed è proprio questa città a iniziare la vendita della pasta realizzata con la farina di grillo. Si tratta di un prodotto costoso, infatti un chilogrammo di farina ottenuta da insetti costa circa trenta euro al chilo.
Valori nutrizionali
Inoltre, è adatto all’alimentazione degli sportivi, perché sembra sia migliore rispetto alle farine tradizionali. Infatti, i grilli contengono pochissimi grassi e si adattano quindi anche ad un regime alimentare ipocalorico per un valore proteico sino al 60-70%.
La farina di grilli è composta al 100% da grilli essiccati e macinati in una polvere ad alto contenuto proteico. I grilli hanno valore proteico del 69%. A differenza delle proteine vegetali, si tratta di proteine complete di alta qualità, contenenti tutti gli amminoacidi essenziali. Questi alimenti sono una fonte ricca di fibre e minerali come il Calcio e il Ferro, di vitamina B12 e di acidi grassi omega 3.
Cosa dicono i consumatori sull’utilizzo della farina di grillo nei prodotti alimentari?
Ricerche di mercato e test realizzati durante eventi, ad esempio in occasione dell’Expo a Milano, indicano che oltre un terzo delle persone non hanno difficoltà o repulsione a mangiare insetti. E se si tratta di un alimento che contiene soltanto farina di insetto, la maggior parte non ha problemi derivanti da tabù culturali.
Ciò è motivato dal fatto che la pasta è bollita e condita. Inoltre, interessa l’attenzione al tema ecologico.
Ecosostenibilità della farina di grillo nei prodotti alimentari
Infatti, si tratta di un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica. Tant’è che l’Unione Europea ha dato in via alla commercializzazione degli insetti come alimenti proprio per l’esigenza di trovare fonti di proteine alternative per rendere più sostenibile il sistema alimentare. Secondo l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il consumo alimentare di insetti svolgerà un ruolo di primo piano nell’affrontare le numerose sfide del futuro. Infatti, gli insetti sono ricchi di proteine e nutrienti, ma sono responsabili di meno dell’1% dell’impronta di carbonio totale connessa all’allevamento. Ciò li rende un’alternativa sostenibile alla carne e altri alimenti della dieta tradizionale.
Benefici per l’ambiente per l’utilizzo della farina di grillo nei prodotti alimentari
L’uso di insetti come fonte di alimenti e mangimi ha potenzialmente importanti benefici per l’ambiente, l’economia e la sicurezza della disponibilità alimentare. A sostenerlo è l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, secondo cui“le specie di insetti con maggior potenziale d’uso come alimento o mangime nell’Unione Europea sono mosche, larve della farina, grilli e bachi da seta”.
Conclusioni
Nonostante l’accettazione dell’uso di insetti come alimenti, che già si possono trovare in vendita nei negozi alimentari, e dunque sono consumati, gli italiani sono divisi perché hanno anche espresso disgusto e preoccupazione. Hanno affermato di non essere pronti, anche perché considerano gli insetti lontani dalla propria cultura alimentare. E proprio la proprio cultura alimentare è un riferimento quasi irrinunciabile, fatto di qualità, sicurezza, tradizione ed eccellenza. Come dicevano gli antichi: “De gustibus non est disputandum”.
http://www.periodicodaily/studio-sulle-proteine–maggiore-assunzione-da-unalimentazione-piu-sana/