A Nairobi c’è una scuola internazionale per bambini con difficoltà. Oggi, questa IB School è diventata una Candidate School.
Cosa succede a Nairobi?
Ma che cosa significa, esattamente? La IB Candidate School, com’è oggi, potrà garantire ai suoi studenti un percorso scolastico esclusivo, normalmente riservato ad una ristretta élite: ragazzi provenienti da famiglie agiate, ad esempio figli di ambasciatori, diplomatici o operatori internazionali. Tutto questo nelle parole piene di orgoglio di Michele Senici, Direttore dell’Educazione di Still I Rise, responsabile dell’istituto.
Uganda: il diritto all’istruzione è un diritto di tutti
Educazione per tutti
Dunque, a Nairobi la scuola potrà offrire a tutti i suoi studenti la stessa eccellente educazione, anche se si tratta di bambini profughi e in ogni caso vulnerabili, e lo farà a titolo gratuito. Questo accadrà a partire dal gennaio 2022, con tutti i 137 studenti iscritti tra i 10 e i 17 anni. E dopo 4 anni, questi ragazzi saranno in grado di accedere al Diploma Programme, conseguendo un diploma che consentirà loro di entrare in ogni università del mondo.
Qualche dato
Per avere un’idea di cosa stiamo parlando, ecco qualche numero. In totale la IB School potrà ospitare 280 studenti, anche se al momento sono 137. Di questi, il 49% è keniota, il 51% rifugiato. Otto sono le nazionalità: il 14% proviene dalla Repubblica Democratica del Congo, il 10% dalla Somalia, l’8% dal Sudan, il 7% dal Burundi, il 6% dall’Etiopia, il 4% dall’Uganda e il 3% dal Ruanda. Le materie sono le più diverse: letteratura, società, matematica, scienze, educazione fisica e sanitaria, lingue straniere, arte, disegno. Grande importanza viene data alla cultura locale, in quanto l’82% dello staff della scuola è keniota. Una realtà importante, quindi, e destinata a crescere nel tempo.