1 novembre 2019: 10 anni dopo la morte di Alda Merini, il ponte a lei dedicato
Un triste anniversario che coinvolge interamente la città di Milano, 10 anni dopo la morte di Alda Merini, tra le poetesse italiane più amate e ammirate di sempre. Le iniziative a suo nome riempiono le giornate di novembre, tra cui l’apertura del ponte sul Navigli dedicato all’autrice amante della città milanese.

C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi;
dove il tempo si ferma e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare…
Da lì fuggir non potrò
poichè la fantasia d’incanto risente il nostro calore e no…
non permetterò mai ch’io possa rinunciare…
a chi d’amor mi sa far volare.
Svincolata da ogni status sociale, vicina al relativismo della normalità, le sue qualità al di sopra dell’ordinario, hanno affascinato intere generazioni, accomunate da ciò che Alda Merini ha sempre difeso a spada tratta: la voglia di essere libera.
Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire

Mostre, eventi, letture e spettacoli hanno il solo scopo di celebrare una donna polimorfa ed astuta: il 6 novembre alle 10.30 vi sarà la celebre inaugurazione del ponte sul Naviglio Grande, accanto alla dimora della poetessa in Ripa di Porta Ticinese angolo via Corsico.
Eventi ed incontri per celebrale Alda Merini
Giorni pieni per colmare un vuoto: il 3 novembre vi sarà la celebrazione dell’intitolazione del Sentiero Como-Brunate ad Alda Merini, a Palazzo Marino, per conferire a Carla Fracci il Premio Alda Merini Brunate 2019 -“Più bella della poesia è stata la mia vita” .
La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

Nel chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di via Rovello, il 5 novembre, sarà dato il via alla “Maratona Merini“, organizzata dall’Associazione Alda Merini. Inoltre le immagini dell’amico fotografo Giuliano Grittini daranno vita alla mostra ” Genio e poesia. Alda Merini nelle immagini di Giuliano Grittini“.
E’ in corso fino al 10 novembre la mostra “Alda Merini e Alberto Casiraghy. Storia di un’amicizia“, il cui tema è il legame con il tipografo-poeta-artista-editore Alberto Casiraghy.
Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.
La grande chiusura avverrà il 18 novembre nella Chiesa di San Marco, con l’allestimento del “Poema della croce” della regia di Beppe Menegatti e scenografie di Henry Timi, organizzato dall’Associazione Alda Merini con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano. Lo spettacolo vedrà Carla Fracci interpretare Maria che danzerà con ballerini del Teatro alla Scala in una serata benefica a favore di AIM, Associazione Italiana Miastenia-Amici del Besta e LISM, Lega Italiana Sclerosi Multipla.
Alle volte il silenzio dice quello che il tuo cuore non avrebbe mai il coraggio di dire.

Le iniziative in onore di Alda Merini sono una spinta al ricordo, il quale deve essere coltivato poiché la vera morte è la discesa nell’oblio. Il dovere dei posteri è valorizzare i talenti che hanno avuto il loro natali in Italia, facendo della loro cultura una conoscenza universale.
Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri