martedì, Marzo 19, 2024

A Camogli c’è “Il Festival della Comunicazione”

Dal 12 al 15 settembre, nella splendida cornice del borgo marinaro ligure di Camogli, si svolge l’atteso appuntamento con “Il Festival della Comunicazione”, incentrato quest’anno sul concetto di “Civiltà”.

Argomento non facile e che merita ampio spazio di approfondimento, come previsto nella serie di eventi e grazie ad ospiti di primo piano che condurranno gli incontri, ma anche una serie interessante di spettacoli proposti. La quattro giorni prevede anche la possibilità di partecipare ad un programma collaterale concepito per adulti, bambini e famiglie, e legato al contesto ambientale in cui il festival si svolge.

Dunque, concetto fondante di questa edizione 2019 è la “Civiltà”, termine che si presta ad essere affrontato in varie accezioni. Identità di un popolo che si concretizza nella sua vita materiale, spirituale e sociale. Ma è anche connotazione fisica e geografica in cui una comunità si esprime; o ancora, a livello storico, l’esplicarsi di usi e costumi, forme di governo, ideologie e credenze. E’ quindi un concetto ampio, e modulabile a seconda delle epoche storiche e delle concezioni individuali.

Il festival si divide in incontri, mostre, laboratori, escursioni e spettacoli. Tra gli ospiti figurano Ferruccio De Bortoli, Alessandro Baricco, Piero Angela, Salvatore Aranzulla e molti altri, ciascuno in grado di garantire un valido contributo in questo viaggio alla ricerca di risposte, ma anche di questioni da sollevare. Da ricordare che gli incontri sono gratuiti, ad esaurimento dei biglietti omaggio che vengono messi a disposizione per l’accesso alla struttura del Teatro Sociale di Camogli.

Gli spettacoli, invece, sono dei più vari, dai monologhi ai concerti, con strumenti molto coinvolgimenti quali la fisarmonica, e poi la musica rap, per trattare argomenti oggi decisamente forti, ma ancora sovente sottovalutati, quali il rapporto tra l’uomo e la natura, i danni che il primo crea al secondo e quindi a se stesso. Civiltà, quindi, anche nel segno del surriscaldamento terrestre, per non dimenticare, per cominciare finalmente ad invertire la rotta.

Per quanto riguarda, invece, le escursioni, ricco programma con ben sei proposte, alcune diurne e alcune serali o all’alba, divise tra terra, nello splendido scenario del Parco di Portofino, e mare, con avvistamento cetacei e riproposizione di ambienti in cui ricordare l’allunaggio, tanto per ricordarne qualcuno, sebbene non in maniera esaustiva. Un modo diverso, quindi, per parlare e parlarsi di civiltà, attraverso l’approccio con la natura e i suoi suoni, in un itinerario sovente lontano dalla vita quotidiana.

Ancora, “civiltà” affrontata nei diversi laboratori, dove si sperimenta il teatro come mezzo di comunicazione che accompagna l’uomo da oltre 2.500 anni, o anche come percorso alimentare attraverso le fasi stagionali. Molto interessante risulta anche il laboratorio organizzato con il CNR e l’Istituto Ingegneria del mare di Genova sui prototipi di veicoli marini subacquei e di superficie, utilizzati nelle spedizioni ai poli e nel Mediterraneo.

Indubbiamente, nella filosofia del festival si è pensato di raggiungere il più vasto pubblico possibile, proponendo un argomento così intenso in varie forme di comunicazione. Un pubblico eterogeneo, quindi, quello atteso, che può far tesoro di quanto scaturirà dai lavori di queste quattro giornate anche per riflettere su come la nostra civiltà si stia evolvendo.

 

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