E’ giovanissima l’Unione Africana (UA) che nasce solo 17 anni fa. Nata nel mese di Luglio a Durban, in Sudafrica, è un’organizzazione internazionale che conta 55 membri ,comprende tutti gli Stati Africani ed ha sede in Etiopia, ad Addis Abeba.
La storia
L’UA ha alle spale lunghi processi ed un lavoro impegnato e solido. Il suo primo presidente fu il politico Thabo Mbeki , e altri membri importanti furono, ad esempio, il segretario generale della nazioni unite Kofi Annan ,politico e diplomatico. Grazie ai membri più importanti fu stabilito il protocollo da seguire, specialmente per la sicurezza e lo statuto della commissione. L’attuale e sesto president, oggi, è il politico e militare egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Il progetto conobbe le sue prime fasi di sviluppo grazie all’Organizzazione dell’unità africana che diede prova, nel 1999 a Sirte (Libia) dell’unità e iniziò la creazione dell’Unione. Il leader e promotore fu Mu’ammar Gheddafi. L’atto costitutivo proposto nel 2000, fu messo in vigore nel 2001, e il 9 luglio 2002 fu ufficialmente riconosciuta l’Unione. Tutti i 13 stati africani ne fanno parte, compreso il Sahara occidentale, pur non essendo totalmente indipendente dal Marocco.
Gli obiettivi
L’Unione Africana fa riferimento all’Organizzazione che l’ha preceduta, ma propone e promette di fare molto di più. Oltre a lavorare per migliorare le condizioni dell’Africa, promette uno sviluppo sostenibile ed un impegno più deciso nel far crescere l’Africa nell’economia globale e darle il giusto ruolo che merita. Negli articolo 3 e 4, inoltre, abbraccia ed evidenzia una particolare attenzione per i diritti umani e la democrazia. L’obiettivo principale, infatti, è anche quello di aiutare il paese a superare ed eliminare guerre, scontri , genocidi e tutti i crimini contro l’Umanità.
L’UA e l’Europa
Il primo incontro avvenne fra il 3 e il 4 Aprile del 2000 nel Cairo, in Egitto. Due furono i frutti dell’incontro : La Dichiarazione del Cairo e Il Piano d’Azione del Cairo. Nella Dichiarazione si prometteva maggiore integrazione sia economica che sociale per l’Africa, con una particolare attenzione ai diritti democratici e umani. Nel Piano, invece, si presero decisioni riguardo la continuità degli incontri ministeriali e dei vertici di Stato e Governo. Svariati, poi, furono gli incontri successivi che rafforzarono i rapporti fra le due nazioni, che portarono ad importanti ed utili collaborazioni, specialmente in ambito umanitario.