giovedì, Marzo 28, 2024

8 marzo: poesie che parlano di Donna

Giornata Internazionale della Donna: tra le poesie più belle nel giorno tra i più belli

Versi e prosa hanno spesso narrato di Lei, fonte della vita, sinonimo di debolezza, musa ispiratrice, iniziatrice delle tentazioni: in tutte le vesti la Donna non è mai passata indifferente. Ogni scrittore, ogni poetessa, ha trovato nel mondo femminile un dettaglio da cantare.

Nel giorno della Festa della Donna, questa merita di essere celebrata nel modo sacro che più s’addice ad un essere tanto straordinario: attraverso la poesia.

“A tutte le donne”- Alda Merini

Sospesa tra l’essere colpa e paladina di guerre per l’emancipazione, la donna di Alda Merini, scaglia la sua forza contro un mondo tutto rivolto al maschile. Una poesia sempre attuale: la donna marchiata dal peccato e dal magico ruolo di Madre.

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso

sei un granello di colpa

anche agli occhi di Dio

malgrado le tue sante guerre

per l’emancipazione.

Spaccarono la tua bellezza

e rimane uno scheletro d’amore

che però grida ancora vendetta

e soltanto tu riesci

ancora a piangere,

poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,

poi ti volti e non sai ancora dire

e taci meravigliata

e allora diventi grande come la terra

e innalzi il tuo canto d’amore.

Donna – Madre Teresa di Calcutta

Un inno a non abbandonarsi, a non lasciarsi sconfiggere dalla debolezza che gli anni arrecano. Il tempo è relativo e la religiosa invita a “non trattenersi mai”, nonostante lo schiarire dei capelli e l’avvento del bastone.

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che è importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c’è  un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti
manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite

insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!!!

Corpo di donna- Pablo Neruda

Freccia al mio arco” “Pietra per la mia fionda”: un’arma difensiva, un completamento senza il quale egli non può vincere. Il poeta cileno innalza un inno alla donna ed al suo corpo, primato di perfezione.

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,

assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.

Il mio corpo di rude contadino ti scava

e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli

e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.

Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma,

come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo.


Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.

Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza!

Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.

Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto
!

Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,

e la fatica rimane, e il dolore infinito.

Donna- Rabindranath Tagore

Canto dell’immortalità della Donna attraverso l’arte: Tagore ricorda che Ella è un tema ricorrente nella poetica e nella pittura. La natura e la bellezza nascono per adornare la meravigliosa creatura.

Donna, non sei soltanto l’opera di Dio,

ma anche degli uomini, che sempre

ti fanno bella con i loro cuori.

I poetai ti tessono una rete

con fili di dorate fantasie;

i pittori danno alla tua forma

sempre nuova immortalità.

Il mare dona le sue perle,

le miniere il loro oro,

i giardini d’estate i loro fiori

per adornarti, per coprirti,


per renderti sempre più preziosa.

Il desiderio del cuore degli uomini

ha steso la sua gloria

sulla tua giovinezza.

Per metà sei donna,

e per metà sei sogno.

La Giornata Internazionale delle Donne: ogni conquista è una partenza

Le poesie proposte sono di 2 donne e di 2 uomini: nulla è casuale. La parità non dovrebbe essere motivo di lotta, ma naturale diritto.

L’8 marzo è la celebrazione del sesso femminile, ma è soprattutto memoria della troppa forza impiegata per rendere scontato ciò che veniva considerato assurdo, eppure così banale: l’uguaglianza, in tutti i campi, in tutti i tempi.

Il cambiamento parte sempre dal piccolo, per diventare poi normalità: si potrebbe cominciare dal modificare il risultato di Google alla ricerca di “donna sinonimi“. Essere donna non significa far parte del “sesso debole” o più elegantemente del “gentil sesso”. Il sostantivo donna non deve accompagnare espressioni come “buona donnadonna da marciapiede”, né tanto meno “donna di casa”.

Esistono delle parole specifiche che non devono essere confuse con il genere che per troppo tempo è stato etichettato solo in quei ruoli: lontane dagli stereotipi sociali, auguri a tutte le Donne.

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