45 giornalisti uccisi nel 2021

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Un totale di 45 giornalisti sono stati uccisi in tutto il mondo nel 2021, ha detto venerdì la Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ), “uno dei più bassi tassi di morte” che sia mai stato registrato.

Il bilancio dei giornalisti uccisi nel 2021

La cifra segue un bilancio di 46 omicidi di giornalisti dato due settimane fa da un altro organi di controllo dei media, Reporters Without Borders (noto con le sue iniziali RSF), che lo ha anche segnalato come il più basso da quando ha iniziato i suoi conteggi nel 1995. “Sebbene questa diminuzione sia una buona notizia, è un piccolo conforto di fronte alla continua violenza“, ha affermato l’IFJ con sede a Bruxelles. Il bilancio includeva nove in Afghanistan, il numero più alto subito da un singolo paese. Altrove, otto sono morti in Messico, quattro in India e tre in Pakistan.

Dove e perchè vengono uccisi

L’IFJ ha affermato che gli operatori dei media “il più delle volte vengono uccisi per aver denunciato corruzione, criminalità e abuso di potere nelle loro comunità, città e paesi”. Secondo il conteggio del gruppo, la regione Asia-Pacifico, che include l’Afghanistan, è stata la più mortale, con 20 omicidi. Poi sono arrivate le Americhe, con 10, l’Africa, con otto, l’Europa con sei e il Medio Oriente ei paesi arabi con uno solo. Ha anche menzionato la morte di due giornalisti in un “incidente mortale” in Iran. Mentre “i rischi associati ai conflitti armati si sono ridotti negli ultimi anni” perché un minor numero di giornalisti è stato in grado di riferire direttamente dai campi di scontro, “le minacce del governo delle bande criminali e dei cartelli della droga dalle baraccopoli in Messico alle strade delle città europee in Grecia e i Paesi Bassi continuano ad aumentare“, ha aggiunto. Il segretario generale dell’IFJ Anthony Bellanger ha sottolineato il sostegno della sua organizzazione a una convenzione delle Nazioni Unite per la protezione dei giornalisti per “assicurare la responsabilità per le uccisioni dei giornalisti”. Le cifre dell’IFJ differivano leggermente da quelle fornite da RSF, che contava sette giornalisti uccisi in Messico, sei in Afghanistan e quattro rispettivamente in Yemen e India.