sabato, Aprile 20, 2024

40 anni dalla morte di Rodari il maestro della “Grammatica della Fantasia”

Il 14 aprile 1980 muore a Roma Gianni Rodari, un maestro elementare, un clandestino, un partigiano, un giornalista e un autore di libri per ragazzi. Gianni si è spento qualche giorno dopo essere stato ricoverato all’ospedale per un intervento alla gamba sinistra dovuto all’occlusione di una vene. Julia Dobrovolskaja, la sua traduttrice russa, racconta di quando lo andò a trovare durante la sua degenza in ospedale. La donna le domandò: “Hai paura?” e Gianni rispose “Molta. Temo che non tornerò … Fatemi fumare l’ultima sigaretta”. Oggi a quarant’anni dalla sua morte Rodari è ancora il maestro di moltissimi bambini e amatissimo da milioni di lettori sparsi in tutto il mondo.

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La rivincita di Gianni Rodari a quarant’anni dalla sua morte

L’autore della “Grammatica della Fantasia” si è spento il 14 aprile 1980. In tanti durante la sua vita lo hanno chiamato maestro e con la sua letteratura per ragazzi è uno degli autori ancora oggi più amati del mondo. Questa per il figlio di un fornaio di Omegna è senza dubbio una rivincita che si è preso dalla vita. Ripercorrendo la carriera in molti non hanno ritenuto Rodari un artista degno di essere annoverato uno dei migliori ricamatori di parole del nostro paese. Parlare a ragazzi e bambini non è sempre stato ritenuto “un mestiere così elevato”. La vita però ha dato ragione a Rodari che tramite le sue favole e filastrocche è entrato nei cuori e nelle menti di intere generazioni.

I suoi libri sono racconti delicati, intelligenti, pieni delle cose belle e intriganti che raccontano in maniera leggera dell’Italia quotidiana del secondo dopoguerra. Al centro delle sue storie ci sono lavoratori, bambini distratti, mentitori ambiziosi, bambine di cristallo, capi che si sciolgono al sole, coccodrilli sapienti, postini che sollevano navi e anfiteatri e uomini che si trasformano in pesci.

Rodari con le sue opere non ebbe timore di affermare il suo anticonformismo nel quadro di un’Italia segnata da forti passioni politiche e civili e riuscì con la sua scrittura ad andare oltre la letteratura per ragazzi incentrata fino a quel momento sulla retorica carducciana. Gianni Rodari è il sesto autore italiano più tradotto nel mondo e fa compagnia a mostri sacri della letteratura come Dante Alighieri, Calvino, Eco e Moravia. Nel 1970 vinse il premio Andersen, che è considerato il nobel per la letteratura per ragazzi. L’unico italiano ad aver ottenuto questo riconoscimento. 

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