venerdì, Aprile 19, 2024

24 aprile 1792: viene composta la Marsigliese, inno nazionale francese

Il 24 aprile 1792 viene composta la Marsigliese, inno nazionale francese e uno dei piu conosciuti al mondo. Fu opera dell’ufficiale dell’esercito france Claude Joseph Rouget de Lisle.

Inizialmente nota come Chant de guerre pour l’armee’ du Rhin, assunse la denominazione di Marsigliese perché cantata dalle truppe di volontari provenienti da Marsiglia durante il viaggio verso Parigi, dove erano diretti per assaltare il Palazzo delle Tuilleres e porre fine alla monarchia di Luigi XVI.

La Marsigliese venne proclamata inno nazionale il 14 luglio del 1795, per poi essere bandito da Napoleone nel 1807. Bisognerà aspettare il 1876 prima che diventi ancora inno nazionale.

Questa la forma ridotta e suonata piu spesso della Marsigliese:

Avanti, figli della Patria

il giorno della gloria è arrivato!

Contto di noi della tirrania

La bandiera insanguinata è innalzata

La bandiera insanguinata è innalzata

Sentite nelle campagne

Muggire questi feroci soldati?

Vengono fin nelle nostre(vostre)

braccia

A sgozzar i nostri(vostri) figli,

le nostre( le vostre compagne)!

Alle armi, cittadini

formate i vostri battaglioni

Marciamo, marciamo!

Che un sangue impuro

abbeveri i nostri solchi!

Il testo, pittosto cruento, fu ispirato da alcuni volantini rivoluzionari sparsi per la città di Strasburgo, il cui sindaco – il barone di Dietricht- commissionò l’opera a Rouget.

Tra le strofe dell’inno ha fatto scalpore quella che su riferisce al “sangue puro”, con riferimento a quello di austriaci e prussiani che, nel periodo in cui veniva composta la Marsigliese, invasero la Francia per restituire il potere a Luigi XVI, prigioniero del potere rivoluzionario.

Valery Giscard D’Eistang, presidente della Francia dal 1974 al 1981, criticò pesantemente quedtecstrofe sostenendo quanto fosse indelicato cantare un inno che facesse riferimento al sangue prussiano durante la visita del cancelliere tedesco.

Nel 1992, un centinaio tra politici e intellettuali tra cui anche la moglie del presidente francese Mitterrand, avanzaro una petizione per cambiare quelle strofe, ma la lora richiesta avanzata proprio in occasione del 200esimo compleanno dell’inno, venne respinta.

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