il poeta americano
Edgar Lee Masters nacque nella piccola città di Garrett, Kansas il 23 agosto 1868. Poco dopo la sua nascita, la famiglia Masters si trasferì dal Kansas all’Illinois, un luogo che avrebbe modellato e influenzato la poesia e la scrittura di Masters per il resto della sua vita. Masters era un bravo studente e adorava scrivere, trascorreva il suo tempo dopo la scuola lavorando per una tipografia locale. Suo padre era un avvocato non di successo e quindi non ebbe mai un grande riscontro economico. I problemi finanziari erano dunque un problema costante nella famiglia dei Masters e durarono fino a quando Edgar crebbe.
L’avvocato scrittore
Masters studiò legge, nel 1903 iniziò a praticare con il famoso avvocato Clarence Darrow esercitando la professione di avvocato a Chicago per quasi trent’anni, una volta diventato avvocato, Edgar Lee Masters ha sposato la sua prima moglie, una donna di nome Helen Jenkins. Usando una varietà di pseudonimi per evitare possibili danni alla sua pratica legale, Masters cominciò a pubblicare poesie su riviste. Nel 1915 aveva pubblicato quattro libri di poesie, sette opere teatrali e una raccolta di saggi, ma nessuno di loro aveva ricevuto molta attenzione dalla critica, Nel 1914 e nel 1915, Masters ebbe la sua grande occasione come scrittore con un libro di poesie intitolato, “Antologia di Spoon River”.
“Antologia di Spoon River”
In quest’opera Edgar Lee Masters rappresenta uno snodo che, annullando il tempo, riesce a liberare da ogni condizionamento reale o simbolico che si è accumulato nel corso del vivere sociale. Così i personaggi dell‘ Antologia possono essere considerati un distillato della più perfetta umanità e libertà. Libertà che, almeno in Italia, ha impedito per lunghi anni, quelli del ventennio fascista, alle poesie di Masters di essere conosciute attraverso la splendida traduzione di Fernanda Pivano.
Il senso della Verità
Altro merito di Lee Masters, inoltre, è l’averci parlato del problema centrale di ogni ricerca poetica e di senso: il problema della Verità, ma senza tentare il salto o il volo verso il Sublime, verso le vette dell’indicibile , nel Diacono Taylor, in soli undici versi, ci illustra meglio di un trattato morale che cosa siano l’ipocrisia e la coerenza, uomo di moralità pubblicamente rigorosissima, morì, secondo gli abitanti del paese, per aver mangiato troppe angurie; nessuno sospettava che avesse la cirrosi epatica per le sue bevute furtive.
Il diacono Taylor
Ero membro della chiesa
e del partito proibizionista:
e nel villaggio pensarono che fossi morto
per un’indigestione di angurie.
In realtà avevo la cirrosi epatica,
perché ogni giorno per trent’anni,
m’ero infilato dietro il bancone
nella farmacia di Trainor
e m’ero versato un bel bicchiere
dalla bottiglia con la scritta
Spiritus frumenti.
La verità del suo destino
Sfortunatamente per Masters, nessuno dei suoi altri libri ebbe altrettanto successo. Nel 1923, divorziò dalla moglie Helen e tre anni dopo si risposò con una donna di nome Ellen Coyne. Abbandonò il suo studio legale a Chicago e si trasferì a New York City per fare lo scrittore a tempo pieno. Masters morì all’età di 82 anni a Filadelfia. Sebbene Masters abbia pubblicato molte altre opere, non è mai riuscito a produrre un altro volume da abbinare al suo capolavoro. Parte del motivo per cui i successivi sforzi di Masters fallirono, risiedeva nella sua tendenza ad esporre nel suo lavoro le sue opinioni politiche, e nella sua disponibilità a pubblicare libri finiti che erano artisticamente pieni di punti di vista altamente soggettivi.