Fu il primo elemento ad essere individuato fuori dalla terra. Come per altre scoperte anche quella dell’elio non ha un’unica paternità, ma due indipendenti: Pierre Janssen, francese e Joseph Norman Lockyer, inglese, al quale si deve il nome dell’elemento, che è il termine greco per indicare il Sole.
Lockyer e Janssen
Lockyer era un astronomo dilettante: impegato presso il War Office di giorno, osservatore del cielo di notte. Fino a quando non fece di questa passione il suo lavoro. Avevano attirato le attenzioni di Lockyer in particolare le scoperte in materia di spettroscopia, portate avanti da Robert Bunsen e Gustav kirchhoff: l’idea era che la luce emessa dagli oggetti dipendesse dagli elementi dalla loro costituzione.
Nel caso del Sole, il suo bagliore rendeva però complesso analizzarne lo spettro, a meno che non si osservasse la stella durante un’eclissi.
Una riga gialla
Fu proprio durante un’eclissi totale avvenuta nel 1868 che Lockyer si cimentò nelle prime analisi spettroscopiche. Nel mentre Janssen osservata la Stella dall’India, a Guntur. Era il 18 agosto.
Grazie ad uno spettroscopio a prisma videro una luce gialla nella cromosfera solare che non poteva essere attribuita a nessun elemento noto sulla Terra: corrispondeva infatti ad una lunghezza d’onda sino ad allora sconosciuta.
Era quella dell’elio.