Il suo nome è diventato uno dei marchi più conosciuti e amati di tutti i tempi, eppure la sua vita non è sempre stata facile. Proprio per questo, forse, scelse di dedicarla a rendere felici gli altri.
Nacque Walter Elias Disney, il 5 dicembre del 1901 a Chicago, Illinois. Ultimo di quattro figli, cominciò presto a lavorare ed aiutare la sua famiglia. Inizialmente vissero nel Missouri, poi si spostarono nel Kansas, nel 1909, dove “Walt” dava una mano al padre: ad esempio, alzandosi molto presto per consegnare giornali.
“Se puoi sognarlo, puoi farlo” Cinquanta anni fa morì Walter Elias Disney
Ma questa vita gli stava stretta, così nel 1918 decise di arruolarsi come soldato nella Prima Guerra Mondiale. Dopo questa esperienza iniziò a farsi un nome come disegnatore finché, con l’aiuto finanziario del fratello Roy, aprì uno studio di animazione, in fondo il suo primo vero sogno. Qui nacque Oswald il Coniglio, il primo passo verso quello che sarebbe diventato Topolino.
Con questo personaggio lui e il fratello ottennero un contratto con la potente Universal, ma non durò molto: quando Margaret Winkler, proprietaria della casa di produzione prese marito, questi decise di ridurre i pagamenti di tutti i suoi dipendenti. Walt Disney si ritrovò con le mani legate, Oswald il Coniglio legalmente appartenente alla Universal.
Ma non era finita. Con i pochi compagni che gli erano rimasti fedeli, Disney si smarcò dalla Universal e decise di creare un altro personaggio tutto suo. Oswald il coniglio divenne un topo, per la precisione Topolino.
Il primo cortometraggio con protagonista Mickey Mouse venne proiettato il 18 novembre 1928, a seguito di un film di guerra. Fu un trionfo.
Da allora fu tutto un crescendo. Nel 1937 vide la luce il primo lungometraggio prodotto da Disney, Biancaneve e i sette nani, vincitore di sei premi Oscar. In totale, nella sua carriera Walt Disney ne collezionò trentuno.
Nel 1944 nacquero i suoi primi studios, a Burbank, in California. Nel 1955 invece il primo Disneyland, inaugurato sempre in California e seguito nel tempo da parchi analoghi in tutto il mondo.
Dalla fantasia e dalla penna di Walt Disney nacquero negli anni personaggi come la famiglia dei paperi (Paperino, Paperina ecc), ma anche moltissimi lungometraggi, e la sua casa di produzione va avanti ancora oggi, con l’ultimo uscito Frozen 2 – Il Regno di Arendelle.
Tante sono anche le curiosità e le dicerie sul suo conto: si dice che fosse antisemita, maschilista e razzista, insomma una persona molto poco positiva nonostante gli ideali che cercava di portare avanti. La cosa certa è che cercò di creare film che potessero lasciare intatta la purezza e meraviglia dei bambini, i suoi primi fruitori (anche se negli ultimi anni i contenuti dei lungometraggi si sono fatti mano a mano più adulti). Pare comunque che, tra i film che aveva prodotto, il suo preferito fosse Dumbo.
Chi ha incastrato Roger Rabbit?, Bambi, Pinocchio, La bella e la Bestia, La sirenetta… sono solo alcuni dei titoli che hanno reso grande il nome di Walt Disney. Sfortunatamente, il 15 dicembre del 1966 un collasso cardiocircolatorio privò il mondo del suo genio. Ma la sua eredità rimane grande ancora oggi, e noi oggi vogliamo celebrarlo, per ricordarci di imparare anche dalle nostre sconfitte. Del resto, come diceva lui stesso, “se puoi sognarlo, puoi farlo”.