Nel mondo del calcio un mestiere che sta prendendo sempre più importanza è quello del procuratore sportivo, una figura fondamentale nei rapporti tra società e giocatori che ha saputo anche evolversi e stare al passo coi tempi per assicurarsi un ruolo ancora più centrale nel mondo futuro del pallone; è quello che ci spiega Massimiliano Cozzi, esperto procuratore sportivo che ha aperto Cm Football Agency, una scuola per diventare agenti in cui condivide il suo sapere raccolto in 40 anni di vita a tutto tondo nel mondo del calcio, da giocatore ad arbitro ad allenatore.
G: Nei giorni nostri il ruolo del procuratore sta avendo sempre più importanza nel rapporto tra società e giocatori, da quale momento un calciatore ha bisogno di essere affiancato da un agente?
M: Il momento più critico nella carriera di un giovane calciatore è quando si trova a dover firmare un vincolo sportivo con la società di appartenenza. Ecco qui l’esigenza di molte famiglie di rivolgersi ad un procuratore che in questo caso assumerà le vesti di consulente. Con il tesseramento pluriennale entra in gioco soprattutto l’aspetto economico dei premi di preparazione, un argomento difficile da trattare che a volte va a precludere la futura carriera di un giovane calciatore.
G: Secondo lei il ruolo del procuratore viaggia di pari passo con quello del talent scout oppure sono due mestieri incompatibili?
M: Un buon procuratore deve essere anche un buon talent scout. Quando un osservatore propone ad un agente un giovane talento, il procuratore deve esserne in grado di valutarne le sue qualità. In questo mondo è vietato sbagliare quindi bisogna assicurarsi di avere fra le mani un vero talento.
G: Lei è diventato procuratore sportivo nel 2015, ad oggi quanti giocatori assiste e di quali campionati?
M: Ad oggi assito una ventina di calciatori fra giovani di serie e professionisti. Mi occupo inoltre di intermediazioni di calciatori stranieri in particolare sudamericani.
G: Al giorno d’oggi va quasi di moda il fatto che molti ex calciatori diventino procuratori, qual’è il suo pensiero riguardo questa tendenza?
M: E’ un modo diverso per rimanere legati al mondo del pallone, quindi ci sta tutto. C’è chi a fine carriera diventa direttore sportivo, chi diventa allenatore e chi diventa procuratore.
G: Lei ha fondato anche Cm Football Agency, una scuola per diventareprocuratori, complimenti per la bellissima iniziativa. Quante iscrizioni raccoglie all’anno?Che tipo di eventi fate?
M: La CM Football Agency si occupa proprio di formazione nell’ambito calcistico. Oltre ad istruire gli aspiranti procuratori, io e il mio staff ci occupiamo di formare con lezioni teoriche e pratiche anche aspiranti osservatori di calcio ed osservatori per portieri, un ruolo molto tecnico dove va valutato con parametri diversi rispetto al giocatore di movimento. A breve partiremo anche con un progetto sociale con il patrocinio di alcune amministrazioni comunali, mancano alcuni dettagli ma praticamente siamo quasi pronti per partire. Il bilancio di quest’anno devo dire che è stato molto positivo. Fra i corsi di procuratori ed osservatori abbiamo formato 140 aspiranti.
G: So che può sembrare una domanda banale, ma c’è un segreto per essere un buon procuratore?
M: Assolutamente si. Il primo segreto per diventare un buon procuratore è quello di rappresentare calciatori di talento. Il mio consiglio è quello di puntare più sulla qualità che alla quantità. Il calciatore deve essere il tuo “biglietto da visita”
G: Qual’è il consiglio che date ai giovani che vogliono intraprendere questo tipo di percorso?
M: Il mio consiglio è quello di essere sempre leali soprattutto con i ragazzi e le loro famiglie. Non fate promesse se poi non siete in grado di mantenerle, perché non si gioca con i sentimenti di un ragazzo adolescente. Purtroppo in questo mondo molte persone, illudono giovani calciatori e i loro genitori magari spillandogli anche qualche soldino promettendo provini con importanti società calcistiche. Sappiate che il giovane talento è un investimento a lungo termine mentre L’onestà è un valore che ripaga in fretta.
G: State facendo un ottimo lavoro, la ringrazio per la disponibilità e spero di risentirla presto!
M: Grazie a voi, vi auguro un buon lavoro!