Come ogni anno alla fine del campionato, statistiche alla mano, viene redatta la Top Ten della Serie A, cioè la formazione dei giocatori con la media voto più alta della stagione, suddivisi per ruolo. Ecco quella di quest’anno:

Nel 4-4-2 ideale non trovano spazio i giocatori di Milan e Inter, in linea con il calo generale delle due squadre; tra i pali scende in campo Szczensy, pilastro giallorosso che ha convinto tutti i tifosi con le sue prestazioni (soltanto 38 gol subiti in Serie A), in difesa si fa largo la coppia che incarna perfettamente la squadra rivelazione di questo campionato, cioè l’Atalanta: i centrali Conti e Caldara rappresentano la linea verde e già talentuosa che ha trascinato i nerazzurri alla conquista dell’Europa League. I due difensori classe ’94 sono maturati grazie anche all’aiuto di Gasperini, riuscendo a coniugare una solida azione difensiva a una spiccata propensione offensiva (quest’anno sono riusciti a segnare 15 gol in due oltre a 5 assist) che li ha portati nel mirino delle grandi squadre.

Sulle fasce troviamo i terzini ultraoffensivi campioni d’Italia con la Juventus, cioè Dani Alves e Alex Sandro: entrambi hanno migliorato la manovra difensiva senza perdere la propensione all’attacco (3 gol e 4 assist per entrambi), diventando così difensori completi.

A centrocampo troviamo due giocatori che incarnano lo spirito delle due squadre rivali della Juventus alla corsa per lo scudetto, e simili anche come caratteristiche tecniche: Hamsik e Nainggolan hanno rivestito il ruolo di leader guidando i compagni in campo e fuori, e la loro maturazione sempre più crescente a livello tecnico li ha portati ad essere i playmaker a tutto campo, come testimoniano il numero di gol in doppia cifra per entrambi oltre che la precisione elevata dei passaggi per il capitano del Napoli (88.4%); sulle fasce sono stati inseriti due giocatori che, nonostante siano registrati come centrocampisti, quest’anno si sono mossi più come attaccanti, dimostrando la loro versatilità incredibile: stiamo parlando di Gomez e Mertens. Il primo è stato capace di mettersi al servizio della squadra fornendo 8 assist utili per i compagni (il secondo assistman il classifica dopo la coppia Salah-Callejon) e di segnare anche 11 gol mentre il trentenne belga ha saputo sostituire l’infortunato Milik alla perfezione, costringendo Sarri a cambiare modulo ma trascinando il Napoli al terzo posto con i suoi 28 gol e 8 assist (a -1 dal primo posto della classifica cannonieri) come attaccante reinventato.

In attacco non potevano non esserci il primo e terzo marcatore della Serie A: Dzeko, terminale offensivo della Roma e vincitore della classifica cannonieri con 29 gol, è rinato grazie a Spalletti dopo le prestazioni sottotono della scorsa stagione ed è finalmente diventato un giocatore completo e maturo che si presta anche al servizio per i compagni (9 assist), e Belotti, attaccante granata che ha stupito tutti alla prima vera stagione da protagonista conquistandosi anche la maglia della Nazionale attraverso 26 gol (quasi la metà delle reti totali della squadra) e 7 assist.