Un bicchiere di vino rosso al giorno proteggerebbe la salute dei nostri neuroni. Questo è quanto è emerso da uno studio realizzato da alcuni ricercatori del Virginia Tech Carilion Research Institute (Stati Uniti) e pubblicato sulla rivista americana The Journals Of Gerontology, Series A: Biological and Medical Sciences. Gli scienziati hanno scoperto che il resveratrolo, una molecola di origine vegetale contenuta nel vino rosso e la metformina, una medicina spesso prescritta per trattare il diabete di tipo 2, avrebbero gli stessi benefici e svolgerebbero la stessa funzione neuroprotettrice di una dieta bassa di calorie e di una regolare attività fisica. Il resveratrolo, infatti preserverebbe la salute delle fibre muscolari man mano che invecchiamo e aiuterebbe a proteggere le connessioni fra i neuroni (le sinapsi) dagli effetti negativi dell’invecchiamento.
I nostri neuroni comunicano tra di loro attraverso le sinapsi, punti di contatto che servono per propagare gli impulsi nervosi; ogni neurone forma intorno a sé 1000 connessioni sinaptiche insieme ad altri neuroni e molti di essi trasmettono degli ordini molto importanti come per esempio il movimento volontario. Queste connessioni sono essenziali in quanto trasmettono i comandi motori che partono dai neuroni del midollo spinale e terminano nei muscoli permettendoci di compiere i movimenti. Man mano che invecchiamo queste connessioni tendono a degenerarsi.
Per questo motivo, gli esperti stanno effettuando da molti anni degli studi per individuare i cambi molecolari che causano i deficit motori che si originano con l’invecchiamento.
L’ultimo esperimento è stato realizzato su due ratti, ai quali è stato somministrato durante un anno il resvratolo esaminando attentamente le reazioni delle connessioni neuromuscolari di questi animali.
Mediante questo esperimento gli scienziati sono riusciti a dimostrare che il resvratolo svolgerebbe sui neuroni degli effetti simili a una dieta salutare e alla pratica costante dell’esercizio fisico. La metformina, un farmaco utilizzato fino ad ora per curare il diabete, può essere utile anche per frenare la disfunzione motoria che avviene con il passare degli anni dovuta all’invecchiamento dei neuroni. “I problemi di equilibrio e l’alterazione della coordinazione motoria contribuiscono ai problemi di salute, gli incidenti, la mancanza di mobilità e una minore qualità di vita”, ha spiegato Gregorio Valdez, professore assistente dell’Istituto di Ricerca Virginia-Tech.
Valdez aveva già scoperto infatti che l’attività fisica e la dieta funzionano per migliorare la salute dei neuroni e per preservarli dagli effetti negativi dell’invecchiamento. Attualmente, ha dichiarato Valdez, si trova a un passo dalla scoperta dei meccanismi che riducono la degenerazione dei circuiti neuronali prodotta dall’età.
Per concludere, gli scienziati hanno precisato che le persone non otterrebbero gli stessi benefici ottenuti dai ratti nell’esperimento realizzato, in quanto il vino rosso non contiene la stessa quantità di reveratrolo somministrato ai ratti ma contiene un livello molto più basso, motivo per il quale gli effetti non sarebbero gli stessi.
Tuttavia, anche se c’è ancora da indagare, gli scienziati ci danno un pretesto in più per includere il vino rosso nella nostra dieta e assicurano che è un gesto salutare per i nostri neuroni ma anche per prevenire il cancro, le malattie del cuore e altri disturbi neurodegenerativi.