10 febbraio giorno del ricordo. La strage dimenticata di Vergarolla

La stage di Vergarolla

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10 febbraio giorno del ricordo

Il Giorno del ricordo è una ricorrenza civile nazionale, che si celebrata il 10 febbraio di ogni anno. E’ stata istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92. Attraverso questa solennità si vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo delle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Tra i tanti episodi che hanno caratterizzato quel particolare periodo storico è giusto ricordare la strage di Vergarolla (Pola, Istria, allora Italia). Il 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla (la prima strage della storia repubblicana), l’esplosione di numerosi ordigni bellici  – abbandonati durante la seconda guerra mondiale -, provocò la morte di un centinaio di italiani, di cui solo 65 identificati. Quel giorno si erano radunati sulla spiaggia un migliaio di persone, per assistere ad una manifestazione sportiva di nuoto, organizzata dalla Società “Pietas Julia”. Doveva essere una giornata di festa e divertimento, si tramutò in tragedia. Su questo gravissimo episodio i comunisti accusarono immediatamente gli anglo-americani di mancata sorveglianza e bonifica del luogo. Una commissione di inchiesta inglese stabili invece sostanzialmente tre cose: gli ordigni a mare erano stati verificati più volte e messi in sicurezza; testimoni diretti avevano affermato di aver visto fumo blu correre verso le mine; gli ordigni sono stati fatti esplodere deliberatamente da persona o persone sconosciute. Una nota informativa inglese (19 dicembre 1946), riapparsa dalla consultazione degli archivi e pubblicata recentemente, afferma che la strage di Vergarolla sia stato un attentato pianificato dall’OZNA (servizio segreto di Tito). Apprezzabile il lavoro di alcuni deputati italiani che, attraverso la presentazione di una interrogazione parlamentare, hanno chiesto al governo italiano di muovere tutti i passi affinchè si possa finalmente conoscere la verità dei fatti. Importanti sono alcune testimonianze raccolte ultimamente. Claudio Perucich ha raccontato la storia dello zio Antonio Riboni, fratello della madre, presente sul luogo il giorno della strage e conoscitore della vicenda. Dalla narrazione emergerebbe una amara verità.


10 febbraio giorno del ricordo

“Chi furono i mandanti a Vergarolla? La gerarchia titina, presente a Pola in quel dopoguerra! E tra di loro, purtroppo, anche nomi di vecchi polesani, per ideologia comunista alleatesi con Tito”.