Ieri mattina c’è stato un raid aereo in Yemen, nella provincia di Saada. Nel raid è stato colpito anche uno scuolabus. Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa Internazionale, tra le vittime ci sarebbero numerosi bambini. Il governo guidato dai ribelli houthi ha fornito dei numeri sull’attacco: in 39 hanno perso la vita e sono 61 i feriti.
Il colonnello della coalizione araba, Turki Al-Malikimo, ha definito l’attacco “legittimo”. In precedenza l’Arabia Saudita aveva reso noto che in seguito ad un attacco lanciato dai ribelli shiiti dello Yemen nel sud del regno, aveva perso la vita una persona ed altre 11 erano state ferite. “Le incursioni sono un’azione militare per colpire gli elementi che hanno progettato e preso di mira i civili a Jizan”, ha detto il colonnello saudita.
In Yemen, da quando le milizie ribelli hanno preso il controllo della capitale Sana’a nel 2014 – con l’aiuto dell’Iran – sono stati uccise più di 8 mila persone. Come fanno notare le organizzazioni per i diritti umani, gli obiettivi dei raid – come in questo caso – sono spesso mercati, scuole, ospedali e a farne le spese sono sempre più gli innocenti.