Un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford dimostra il successo preclinico per il vaccino universale contro l’influenza

Il team spera anche di applicare l’approccio ad altri virus come l’HIV e l’HCV e ritiene di poterlo utilizzare per produrre un vaccino che protegga dal comune raffreddore

L’OMS stima che l’influenza uccida 260.000-650.000 persone e causi ogni anno 3-5 milioni di casi di malattie gravi. Ovviamente i rischi maggiori sono per gli anziani, i bambini e persone con problemi di salute importanti.

Il modo migliore per proteggersi dall’influenza è attraverso la vaccinazione.

Ma il vaccino antinfluenzale è prodotto in previsione di quella che potrebbe essere la mutazione di un virus e quindi variabile nella sua efficacia, credevamo.

In realtà, le stagioni influenzali tendono ad essere dominate da un numero limitato di virus influenzali antigenicamente e geneticamente distinti. Questo crea un paradosso poiché si pensa che l’influenza sia altamente variabile mentre in realtà le stagioni influenzali sono dominate solo da alcuni ceppi.

I modelli matematici creati dal gruppo del professor Sunetra Gupta all’Università di Oxford negli ultimi 20 anni hanno cercato di trovare una risposta al suddetto paradosso e in collaborazione con altri dipartimenti , il gruppo ritiene di avere la risposta, dimostrata in un documento pubblicato ieri su Nature Communications .

“Siamo partiti dalla predizione fatta da un modello matematico e siamo arrivati alle istruzioni per un vaccino universale”, spiega Sunetra Gupta.

Craig Thompson ha aggiunto: “L’approccio integrato per la realizzazione di vaccini che abbiamo applicato all’influenza, ha il potenziale per essere applicato anche ad altri patogeni finora ritenuti intrattabili e potrebbe rivoluzionare il modo in cui si producono i vaccini”.

Tali vaccini dovrebbero essere in grado di essere prodotti a basso costo, consentendo ai fornitori di assistenza sanitaria di risparmiare denaro, a differenza di molti nuovi vaccini e farmaci in arrivo sul mercato.