venerdì, Marzo 29, 2024

Studenti di tutta Italia scendono in piazza contro la Buona Scuola.

Italia in sommossa studentesca. Migliaia di piazze italiane si sono gremite di studenti stamattina, per scioperare contro l’alternanza scuola lavoro. Per la prima volta le studentesse e gli studenti di tutta la Nazione non andranno a scuola e non si presenteranno nelle aziende o negli enti presso i quali svolgono i percorsi di alternanza. Sono stanchi ormai di percorsi pesanti ed estenuanti, stanchi oggi di quel meccanismo chiamato sfruttamento.La Sinistra italiana si è espressa attraverso la responsabile scuola del partito Claudia Pratelli e si dice in pieno accordo coi giovani. L’obbligo dell’alternanza introdotto dalla legge 107, per la Sinistra Italiana, causa solo disagi, e le conseguenze sono pagate dai ragazzi che perdono ore di scuola per poi finire in esperienze che non si equlibriano con la capacità formativa e che nella maggior parte dei casi comportano un vero e proprio lavoro gratuito.
La battaglia degli studenti rappresenta una ribellione al mondo del lavorosaturo dei soprusi, stremato e precario, si rivolge a favore dei lavoratori che un contratto non ce l’hanno-alias lavoro nero, è per coloro che lavorano gratis nella speranza di un’utopica opportunità. E non finisce qua: la lotta, l’avvilimento sono anche per il sottofinanziamento della scuola pubblica e per le condizioni  dell’edilizia scolastica.
La ministra Fedeli non  fa altro che dire che l’alternanza scuola-lavoro serve per “dare nuove competenze trasversali” ai ragazzi assicurando che non c’è alcuno sfruttamento, che assolutamente non si tratta di apprendistato ma di innovazione didattica. Ci saranno controlli a tappeto, secondo la Fedeli, anzi è stata predisposta una piattaforma ad hoc proprio per monitorare le attività svolte in alternanza e per segnalare situazioni inadeguate. A dicembre, inoltre, saranno persino chiamati a responsabilità i rappresentanti dell’economia reale. Ma gli studenti non ci stanno e non ci credono: pretendono uno Statuto degli studenti in alternanza scuola lavoro e il codice etico per le aziende coinvolte.
 

La protesta ha coinvolto diverse associazioni studentesche, tra cui Rete degli Studenti Medi, Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza, e ha portato in piazza migliaia di studenti delle scuole superiori in circa 70 città italiane. Rete degli Studenti Medi e Udu, Unione degli Universitari, coordinano la protesta per una «scuola sicura, gratuita e incentrata sull’integrazione».

A Milano oltre 1.500 ragazzi sono partiti da Largo Cairoli in corteo per protestare contro l’alternanza Scuola-Lavoro,per protestare contro uno sfruttamento dei ragazzi. Il corteo si  è mosso verso Cadorna, passando per via Carducci, andando verso viale Papiniano, piazza XXIV maggio, corso Italia, via Meravigli per rientrare in zona Cordusio e Cairoli. All’altezza di piazza Sant’Eustorgio, alcuni studenti hanno lanciato uova e pomodori contro le vetrine del ristorante.

Roma agguerrita più che mai. Fumogeni tricolori gridando «se ci tolgono il futuro noi blocchiamo la città», da migliaia di studenti delle scuole della Capitale, che si sono dati appuntamento a Piramide per poi sfilare in corteo fino al Miur. In prima fila gli alunni del liceo Virgilio, che una settimana fa è stato vittima del crollo di un solaio : protestano per le condizioni assurde dell’edilizia  e contro l’alternanza scuola-lavoro. Da Piramide passando per via Marmorata fino al Miur: scoppio di petardi e disagi per la viabilità della zona, in particolare via Ostiense. Rallentamenti anche a Testaccio e a Trastevere. Alcune linee bus e tram sono state deviate. All’Esquilino è partita anche la marcia di «Blocco Studentesco», giunta al Colosseo.

Cagliari partecipa alla grande. Fa padone lo slogan Cambiamo la scuola per cambiare il Paese tra i giovani di Eureka studenti medi. Alla manifestazione, partita poco dopo le 9 da piazza Yenne, partecipano circa cento tra ragazze e ragazzi delle scuole cagliaritane al grido di “L’alternanza non la vogliamo” e come recita uno striscione del corteo: “La nostra speranza, più diritti in alternanza”.

Stamattina grideranno forte i loro dirtti ed è arrivato il momento di ascoltarli.Tutti in piazza perché stanchi di una politica che non ascolta… sperando di ottenere il riconoscimento di una scuola diversa più equa e giusta.

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