sabato, Aprile 20, 2024

Split – Ispirato alla vera storia di Billy Milligan

Billy Milligan è stato un criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell’identità protagonista di un caso  che sconvolse gli Stati Uniti D’America alla fine degli anni sessanta. Colpevole di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie, fu assolto per infermità mentale.

Il caso Milligan è di rilevante importanza nella storia giudiziaria statunitense: per la prima volta, infatti, un criminale, sebbene riconosciuto colpevole dei reati commessi, è stato assolto poiché affetto da una patologia mentale che non lo rendeva responsabile delle azioni compiute. Con questa sentenza si è riconosciuto nel disturbo dissociativo dell’identità una vera patologia e non una semplice nevrosi, come invece era stato considerato fino a quel momento.

Il Disturbo dissociativo dell’identità richiede almeno due personalità che prendano costantemente il controllo del comportamento dell’individuo con una perdita di memoria, andando oltre la solita dimenticanza.

Cause del DDI:

 

  • Traumi antecedenti
  • Stress intenso
  • Nutrizione inadeguata
  • Un’innata capacità di dissociare i ricordi o esperienze vissute
  • Abusi di qualsiasi natura

 

I pazienti possono avvertire sintomi che sarebbero simili ad epilessia, ansia, disturbo dell’umore,  disturbo post traumatico da stress e disturbi alimentari. I pazienti vittime di abusi non vogliono parlare di questi sintomi perché hanno un legame con il trauma subito, la vergogna e la paura. Molto spesso i ricordi degli abusi, restano tali. Suscitando malori psichici durante la notte o in determinate circostanze.

 

Questo disturbo infatti, si manifestò in Billy già all’età di quattro anni, quando emerse la prima personalità, ma a nove anni, in seguito alle violenze inflitte dal patrigno, la sua mente si disgregò in 24 diverse identità. Di nessuna di esse Billy aveva coscienza; egli, infatti, avvertiva soltanto vuoti di memoria e sentiva voci, rimanendo inconsapevole delle azioni compiute dalle altre personalità.  Billy tentò spesso il suicidio: La prima volta fu a sedici anni, quando salì sul tetto della scuola per gettarsi di sotto, ma in quell’occasione una delle personalità, prese il controllo della sua coscienza e gli impedì di uccidersi.

Dopo tutti gli arresti per rapine a mano armata, stupri, e rapimenti e dai vari interrogatori, sono emerse le 10 principali personalità che Billy aveva:

 

  • 1. William Stanley Milligan, 26 anni. È l’identità originale. Quando pensa di aver fatto qualcosa di male tenta il suicidio; per questo motivo le personalità dominanti lo tengono costantemente addormentato.
  • 2. Arthur, 22 anni.  Conserva un forte accento britannico. È una delle due personalità dominanti ed è quella che, assieme a Ragen, decide chi, a seconda della situazione, deve “emergere”.
  • 3. Ragen Vadascovinich, 23 anni, iugoslavo. Definito il guardiano della rabbia. Esperto di karate, è una personalità violenta e l’unica autorizzata ad usare le armi, ma è anche quella che deve proteggere le altre identità e occuparsi del loro sostentamento;  È colui che decide chi deve prendere il controllo nei momenti di pericolo. In più occasioni dimostra una forza incredibile (più volte manda in pezzi o stacca dal muro il gabinetto della sua cella di detenzione semplicemente a mani nude).
  • 4. Allen, 18 anni. Il manipolatore. Suona la batteria e dipinge ritratti. È una delle personalità che interagisce di più con l’esterno, quella che costruisce le relazioni sociali al posto di Billy. È anche l’unica identità a fumare le sigarette.
  • 5. Tommy, 16 anni. Esperto di elettronica e mago della fuga, è quello che prende il controllo quando si tratta di liberare Billy da corde, manette e camicie di forza.
  • 6. Danny, 14 anni. Ha due fobie incontrollabili: quella per gli uomini (poiché era quello che emergeva durante gli abusi sessuali del patrigno, subendoli al suo posto) e quella per la terra (nata quando il patrigno costrinse Billy a scavarsi una fossa per poi seppellirlo vivo).
  • 7. David, 8 anni. Definito il guardiano del dolore, viene fatto emergere all’esterno quando a Billy viene fatto del male, così da fargli “assorbire” tutto il dolore e risparmiarlo agli altri.
  • 8. Christene, 3 anni. Chiamata la bambina dell’angolo, perché a scuola veniva spesso messa nell’angolo per punizione. È stata la prima personalità ad emergere.
  • 9. Christopher, 13 anni. Fratello di Christene.
  • 10. Adalana, 19 anni, lesbica. È l’unica, fra le varie identità, ad avere la capacità di sostituirsi alla personalità emersa e «rubargli il tempo». È quella che commette materialmente gli stupri, compiuti per sopperire al suo bisogno di essere amata. Quando Arthur lo scopre, la bandisce, vietandole categoricamente di uscire in futuro. Da quel momento Adalana entra a far parte degli indesiderabili.

Le altre personalità infatti, sono nella parte degli indesiderabili perché  hanno violato le regole fondamentali che tutte le personalità devono obbligatoriamente seguire per avere una buona convivenza:

 

  • 1. Non dire bugie.
  • 2. Proteggere le donne e i bambini.
  • 3. Osservare la castità.
  • 4. Mantenersi intellettualmente attivi, coltivando interessi molteplici e studiando un proprio campo di specializzazione.
  • 5. Non violare la proprietà delle altre personalità.

 

Billy Milligan morì il 12 dicembre 2014, all’età di 59 anni a seguito di un sarcoma molto aggressivo. Quel giorno non morì solo un singolo uomo, ma clinicamente, 23 persone.

Oltre ai vari film ispirati come Split, nel 2020 uscirà il film sulla sua vita, chiamato The Crowded Room interpretato da Leonardo Di Caprio.

Sara Ferrillo
Sara Ferrillo
Educatrice professionale, dott.ssa in Scienze Filosofiche. Cont: [email protected]

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