Sarà il gusto di spendere meno, sarà lo spiccato senso di adattabilità del viaggiatore italiano, è un fatto comunque che le compagnie low-cost in Italia detengono una quota di mercato al rialzo e ogni anno rubano terreno (o cielo) alle compagnie tradizionali che, a fronte di un costo più alto, offrono un sempre minor livello di comfort. Ryanair, gigante irlandese dei cieli ha toccato in Italia i 36 milioni di passeggeri trasportati e i dati sono in aumento.
Le nuove rotte da Roma verso Lourdes, Norimberga, Praga e quelle che collegano aeroporti in Italia, anche in connessione, fanno della compagnia low-cost una delle maggiori compagnie aeree radicate nel nostro paese.
La filosofia di Michael O’Leary è risultata vincente in quanto ha anticipato i gusti e le esigenze dei viaggiatori che, pur rinunciando alla scelta gratuita dei posti, al bagaglio gratuito in stiva, al comfort dei sedili a bordo, alle bevande gratuite, non rinunciano al viaggio in sé, inteso semplicemente come mezzo per spostarsi da un aeroporto all’altro. Certo, rinunciare al comfort in cambio di un costo ridotto (ma solo se si acquista il biglietto con ampio anticipo) può essere una strategia vincente per i voli nazionali ed Europei ma come sarà per i voli intercontinentali low-cost che fanno già capolino all’orizzonte?