venerdì, Marzo 29, 2024

Rigopiano, i figli riaprono la pizzeria dei genitori morti sotto la valanga

Rigopiano, i figli riaprono la pizzeria dei due coniugi morti sotto la valanga che fece ventinove vittime. Ancora in corso le indagini per stabilire le responsabilità e le irregolarità nella gestione dell’emergenza.

Sono ancora nitide nella nostra mente le tragiche immagini della valanga che il 18 gennaio 2017 a Rigopiano, località situata nel comune di Farindola in Abruzzo, trascinò via con sé un albergo e ben ventinove vittime. Tra essi i coniugi Di Carlo di Loreto Aprutino, piccolo borgo di poco più di mille anime in provincia di Pescara, genitori di Riccardo, 20 anni, Piergiovanni, 18 anni e Edoardo di appena dieci.

Sarebbero fieri dei loro figli i due sfortunati coniugi, perchè i più grandi sono riusciti con grande sacrificio ma anche per mantenere alto il ricordo e la memoria di chi non c’è più, a riaprire la pizzeria di famiglia. E per l’inaugurazione hanno voluto scegliere un giorno speciale, quello del compleanno del papà, che sarebbe stato il cinquantesimo. Un giorno speciale che segna la rinascita ma anche il suggello di tutta una comunità solidale che non ha abbandonato i suoi figlioli al loro triste destino.

I ragazzi hanno voluto lasciare l’ambiente della pizzeria proprio come lo aveva realizzato il loro papà Sebastiano e nella gestione saranno aiutati dalle zie Laila e Simona Di Carlo e dai dipendenti che lavoravano con il padre. Infatti i ragazzi studiano ancora ma custodiscono il sogno di aprire un’altra filiale nella limitrofa cittadina di Penne.

Sebastiano e Nadia Di Carlo si erano recati a Rigopiano accompagnati dal figlio minore Edoardo e una coppia di amici per trascorrere qualche giorno di vacanza sul Gran Sasso. Del gruppo solo il piccolo Edoardo è miracolosamente uscito illeso mentre i suoi genitori e i loro amici non ce l’hanno fatta.

Il resort di lusso presso il quale alloggiavano fu letteralmente travolto da una slavina probabilmente originatasi a seguito di diverse scosse di terremoto originatesi proprio nel territorio aquilano.

Le responsabilità della tragedia e la gestione dell’emergenza. Certamente tutti ricorderanno che alla tragedia per la morte di ben 29 persone, la vicenda di Rigopiano è destinata a far parlare ancora per quanto riguarda le responsabilità del fatto. Nell’ambito dell’inchiesta infatti, sono indagati il sindaco Ilario Lacchetta, gli ex sindaci Antonio De Vico e Massimiliano Giancaterino, il tecnico comunale Enrico Colangeli e al geologo Luciano Sbaraglia. L’accusa è di omicidio colposo, lesioni plurime colpose e crollo colposo, in relazione all’attività omissiva, consistente nella mancata adozione del nuovo piano regolatore generale del Comune di Farindola e alla mancata convocazione della commissione valanghe, che si è riunita per l’ultima volta nel 2005 non essendoci state più segnalazioni di allerta da parte della Prefettura e della Forestale.

In tutto i carabinieri forestali hanno indagato 23 persone per disastro colposo, compreso il gestore Bruno Di Tommaso – che quel maledetto 18 gennaio si trovava a Pescara – e che avrebbe anche omesso di effettuare la valutazione dei rischi per la sicurezza aziendale.

A ciò si aggiungono diversi abusi edilizi e perizie tecniche che rilevano una struttura irregolare e difforme rispetto alle autorizzazioni e alle documentazioni certificate.

Impietosa poi la vicenda nella vicenda degli allarmi ignorati, delle battute denigratorie emerse dalle intercettazioni delle conversazioni telefoniche. Tra esse emerge la sconcertante risposta che riceve Mauro Di Blasio – dirigente provinciale che chiede l’invio di una turbina per liberare la strada e far ripartire gli ospiti – da parte di Paolo D’Incecco, dirigente del servizio di viabilità: “Quello dell’albergo non deve rompere il c…, digli che deve stare calmo”

Mariagrazia De Castro
Mariagrazia De Castro
Laurea in Economia Ambientale, Ph.D. in Analisi dei Sistemi Economici e Sociali. Docente, autrice di saggi, libri, racconti. Articolista per il web. Mi piace scrivere di economia, ambiente, cultura, turismo e gastronomia.

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