giovedì, Marzo 28, 2024

PITTELLA LIBERO, LA BASILICATA GUARDA ALLE ELEZIONI DI GENNAIO

Per Pittella, presidente della Basilicata, tutto torna alla normalità: terminano per lui gli arresti domiciliari a cui era sottoposto dal 6 luglio scorso. La Guardia di Finanza aveva sventato le corruzione presente nelle pratiche di Pittella, egli difatti era mosso da interessi personali e privati che lo hanno condotto a promuovere determinati soggetti nell’ambito sanitario. Pietro Argentino, procuratore capo di Matera, aveva parlato di “interessi privatistici e logiche clientelari”; l’episodio ha sottolineato quanto la politica si sia sottoposta al singolo piuttosto che al bene collettivo.

Marcello Pittella

Tuttavia il governatore non è rimasto impassibile alle accuse mosse da parte del pm di Matera, Salvatore Colella, che ha collaborato all’operazione “SUGGELLO”: «emerge un quadro indiziario lacunoso, privo di elementi di novità rispetto all’ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari. Le argomentazioni restano meramente congetturali, inidonee a giustificare la restrizione della libertà personale di Pittella. Il ricorso per Cassazione appare necessario al fine di ottenere una pronuncia che riconosca l’infondatezza della tesi accusatoria». Sono queste le parole di risposta lanciate dagli avvocati Emilio Nicola Buccico e Donatello Cimadomo che hanno avuto il potere di modificare le precedenti decisioni prese dal gip di Matera, Angela Rosa Nittis, la quale ha difatti permesso il ritorno in libertà di Marcello Pittella, seppur con l’obbligo di dimora a Potenza. Il presidente non ha mai riconosciuto alcuna responsabilità, per questa ragione non ha rinunciato al suo incarico, ma ha subito unicamente la sospensione da questo per la legge Severino.

La scossa per la regione lucana è stata grave, al punto tale da anticipare probabilmente le elezioni regionali al 20 gennaio 2019, con la speranza di estrapolare un sistema organizzato e deviato dalla regione, quest’ultima contaminata da raccomandazioni e preferenze in più settori, compreso quello religioso.

Le candidature ufficiali per il prossimo gennaio sono per ora tre: Antonio Mattia (M5S), Maurizio Bolognetti (Radicale), Carmen Lasorella, alla guida di LuCi (Lucani insieme).

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