E’ uscito l’8 Maggio scorso il terzo EP di inediti di Alessandro Ragazzo: New York. Ventitré anni e valigie stracolme di esperienze e competenza, più di 250 palchi italiani e internazionali conquistati. Influenze di viaggio e un amore grande nei confronti della città che ha ispirato il suo EP. Nella sua pagina Facebook Alessandro dichiara: “New York è un viaggio all’interno di vari sentimenti ed emozioni, dall’insicurezza alla paura, dalla solitudine fino all’amore“.
Nelle sue parole e nelle sue melodie si riescono a percepire le aspettative e le speranze di un giovane ragazzo che è riuscito a coltivare la sua passione e a tirar fuori il suo coraggio.
Quattro tracce: Freckles, (è diventata la mia preferita fin da subito), Cellar Door, The King Came, Alone. Scorrimento rapido e forte introspezione. Un pop alternative con influenze rock composto da suoni nuovi e ritrovati, un eccelso uso del sintetizzatore e del loop. Alessandro risulta già essere un artista poliedrico, in grado di cantare, comporre e suonare canalizzando tutte le sue emozioni, trasportandole sulle note. Capelli biondi tinti, faccino pulito ma furbo, grande determinazione e coraggio, una voce dolce ma potente. Queste le sensazioni che si sono susseguite dopo un paio di ascolti di New York.
Abbiamo bisogno di un tipo così nel nostro panorama musicale, Alessandro Ragazzo ha le carte giuste per entrare a far parte nella nostra dimensione musicale e farci sognare un po’.
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