Napoli- L’inizio per la piccola non è stato un idillio, eppure in fondo alla strada c’è un lieto fine anche per lei. Si tratta di una neonata affetta da sindrome di down, che la mamma ha scelto di lasciare in ospedale dopo averla data alla luce. E’ stato un parto anonimo : nasce la piccola e nel giro di un batter d’occhio la bimba resta in ospedale e la mamma si volatilizza nel nulla senza riconoscerla. Nemmeno a parlarne anche del papà. A questo punto il suo fascicolo finisce sulla scrivania dei giudici del tribunale dei minori di Napoli che cominciano subito le procedure per l’adozione, nella speranza di trovarle una famiglia.
Il tribunale inizia a spulciare la lista d’attesa, e contatta ben sette coppie che aspettano di adottare un bimbo e fare i genitori, ma la risposta che ricevono i giudici è sconcertante: nessuna delle coppie se la sente di crescere e accudire una bambina disabile. Ad un certo punto dalla lista spunta il nome di un uomo single che più di una volta aveva presentato richiesta di adozione, e che non si pone remore ad accogliere una bimba con dei deficit. Normalmente il suo status non lo renderebbe idoneo a ricoprire il ruolo di papà, ma i giudici non ci hanno pensato due volte.
Il Tribunale dei Minori ha così dato in affido all’uomo la piccola, nonostante in Italia non sia consentito ai single di adottare tranne nei rarissimi casi in cui la legge consente l’adozione di un bambino con grave disabilità anche da parte di chi non vive in coppia. Ci si affida infatti all’articolo 44 della legge 184 del 1983 che si occupa proprio di adozioni particolari, inerente al caso in cui minori orfani di madre o padre nel caso in cui con il single si sia instaurato un rapporto “stabile e duraturo” preesistente alla morte dei genitori.
La bimba è stata assegnata dunque al single in preaffidamento ed è ora iniziato un periodo di prova insieme. Il giudice, prima di arrivare alla decisione definitiva, valuterà l’inserimento del minore e di fatto monitorerà la situazione.
