Nemoralia: al via uno dei più importanti eventi culturali nell’incantevole scenario dei Castelli Romani a Nemi, cittadina vocata al culto antico di Diana
Il comune di Nemi promuove dall’11 al 13 agosto, un evento di grande interesse culturale dal titolo Nemoralia, occasione per visitare lo splendido complesso archeologico del santuario di Diana Nemorense e conoscere questa suggestiva cittadina dalla ricca storia e cultura.
Il santuario di Diana Nemorense a Nemi, nel cuore dei Castelli Romani
Nel cuore del Lazio, nell’incantevole scenario dei Castelli Romani, Nemi è un antico borgo dalla ricca storia e civiltà. Si affaccia sull’omonimo lago di origine vulcanica ed è circondata dai Colli Albani. Nemi appartiene – assieme da altri quindici comuni – al Parco Regionale dei Castelli Romani, area naturale protetta della Regione Lazio, ricca di emergenze archeologiche e architettoniche ma anche ambientali e naturalistiche.
Nemi prende origine dal latino nemus, che significa bosco. Qui in epoca romana sorgeva il tempio consacrato a Diana, divinità protettrice dei boschi e della fertilità. Il tempio era molto frequentato e per l’epoca era un punto di riferimento religioso. Immerso nei boschi che circondano il lago, si trova il santuario di Diana, un complesso monumental – archeologico risalente all’età ellenistica. Detto anche tempio di Diana Nemorense, il suo nome è legato all’antica leggenda di un albero che cresceva all’interno del santuario stesso. Era proibito spezzarne i rami: solo ad uno schiavo fuggito era concesso di cogliere uno dei suoi rami. Se lo schiavo riusciva a farlo, acquisiva il diritto di battersi con il sacerdote e se riusciva anche a ucciderlo, diventava Rex Nemorensis.
Il Museo delle navi di Nemi
La memoria culturale di Nemi è anche legata alle due navi celebrative imperiali attribuite all’imperatore Caligola. Furono recuperate con un’imponente spedizione archeologica sul fondo del lago tra il 1928 e il 1932. Successivamente sulle sponde del lago è stato realizzato un Museo delle navi romane, primo museo in Italia a essere realizzato in funzione del contenuto, ovvero i due scafi ritrovati. Fu inaugurato nel 1940 e nel 1944 fu semidistrutto da un incendio, probabilmente appiccato da alcune truppe tedesche. Molti importanti e preziosi reperti andarono distrutti e il museo rimase a lungo chiuso per poi riaprire nel 2001. Il Museo conserva anche un tratto di Via Sacra (che dalla Via Appia, verso Genzano, arriva al Santuario di Diana Nemorense) interamente ricostruito con il basolato originale.
Il programma di Nemoralia
Il programma di Nemoralia, nell’arco di tre giorni, pone l’attenzione sui lavori di restauro dell’area archeologica di Diana Nemorense con interventi seminariali, una visita al cantiere e una rievocazione storica della festività antica in onore della divinità Diana.
Ci sarà anche uno spettacolo teatrale presso il Museo delle Navi Romane dal titolo “Io provo a volare – omaggio a Modugno” con la regia di Gabriella Casolari.
A seguire nella giornata del 12 agosto, ci sarà la presentazione del libro “L’archeologia riscrive il web: esperienze, strategie e buone pratiche”, a cura di Antonia Falcone e Astrid D’Eredità, Dielle Editore, 2018 e alle ore 17,00 Le Feste di Artemide e Diana, evento organizzato da Igor Baglioni e il Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni, importante istituzione con sede a Velletri. Ricco di appuntamenti anche lunedì 13 agosto quando ci sarà una conferenza a cura di Francesca Diosono e nel pomeriggio una visita guidata gratuita al Museo delle Navi Romane di Nemi e un laboratorio teatrale gratuito per bambini all’interno del Museo delle Navi Romane.