Devastanti grandinate in vari centri urbani in Veneto

Condizioni meteo avverse in Veneto, con parecchi danni. Devastanti grandinate in vari centri urbani in Veneto

Ancora violenti temporali si sono abbattuti nel Veneto, con una devastante grandinate che hanno danneggiato seriamente le colture. Il Veneto è una delle regioni italiane che solitamente vengono interessate con maggior frequenza da grandinate durante il semestre caldo, e queste sono causa di danni ingenti soprattutto nel settore agricolo. L’agricoltura, quindi, deve fare il conto anche con queste manifestazioni atmosferiche, e ciò dopo una primavera che ha portato anche periodi piuttosto freddi, ma soprattutto con sbalzi di temperatura importanti.

Colpo di coda del freddo a metà maggio specie sull’Europa Centrale

Forti grandinate nelle prossime ore sull’Italia

Previsioni Meteo del 16 Maggio 2021: che dice l’Aeronautica Militare

Inoltre, continua a piovere con irregolarità, anche se la pioggia rispetto ad altre aree del Nord Italia si è vista con una certa frequenza. Ma come detto prima piove con irregolarità. Non c’è siccità un particolare deficit pluviometrico nel Veneto, durante l’inverno si sono avute forti nevicate su tutta l’area alpina e prealpina, e ancora questi giorni in alta quota è caduta la neve. Le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono buone, in quanto sono indirizzate verso l’instabilità atmosferica, che con il graduale aumento della temperatura media, di conseguenza avranno come effetto la possibilità di temporali e ulteriori grandinate.

Fonte: Meteogioanale

Tragedia nella notte sull’A10 vicino Ventimiglia

Tragedia nella notte sull’A10, ennesimo incidente stradale. Un morto e due feriti gravi, sul posto la Polizia

Tragedia nella notte in autostrada A10. La ricostruire dei fatti la Polizia Stradale. Un morto e due feriti gravi. È drammatico il bilancio dell’incidente stradale avvenuto nella tarda serata di ieri sull’A10 all’altezza della prima galleria di Ventimiglia, dopo il confine con la Francia. Si tratta dell‘ennesimo sinistro che si verifica sull’autostrada ligure nell’ultimo periodo.

La Polizia Stradale di Imperia è intervenuta alle ore 22.30 circa di ieri 14 maggio la tragedia nella notte sull’A10 u.s. al km. 152 dell’autostrada A/10, direzione Italia, territorio del comune di Ventimiglia, ove era stato segnalato da utenti in transito un incidente stradale che aveva visto coinvolto un autoveicolo. Le pattuglie, una volta arrivate sul luogo del sinistro, hanno accertato che si trattava di un furgoncino “cassonato” che aveva tamponato violentemente un autoarticolato, all’uscita della galleria “del Monte”, immediatamente prima della barriera autostradale di Ventimiglia. All’interno del cassonato erano rimasti incastrati tra le lamiere due degli occupanti, mentre un terzo giaceva riverso sulla carreggiata, esanime.

Migrante preso a sprangate a Ventimiglia: identificati i tre responsabili

Arrestato a Ventimiglia un ladro per furto e resistenza

Genova-Ventimiglia: inchieste sui migranti picchiati dalla Polfer

E’ stato necessario l’intervento dei VVF e di tre ambulanze, che hanno trasportato in codice rosso all’ospedale “Santa Corona di Pietra Ligure il conducente e uno dei passeggeri del furgoncino, di 22 e 31 anni. Il personale sanitario ha constatato inoltre sul posto il decesso dell’altro passeggero, di 54 anni. Le cause dell’incidente e l’accertamento delle responsabilità individuali sono attualmente al vaglio investigativo dell’Ufficio Infortunistica della Sottosezione Autostradale, tramite i rilievi effettuati sul posto e l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza traffico della società Autostradale dei Fiori.

La circolazione sul tratto interessato è ripresa parzialmente alle 01.00 su una corsia e la carreggiata è tornata completamente disponibile per l’utenza alle 03.00 seguenti. Le persone coinvolte nell’incidente sono tutte residenti nel comprensorio di Ventimiglia, tranne il conducente dell’autoarticolato che non ha riportato conseguenze fisiche.

Rissa alla Vecchia Pescheria: Polizia chiude l’esercizio pubblico

Rimini: Rissa alla Vecchia Pescheria: la Polizia chiude un pubblico esercizio. Resterà chiuso per 15 giorni uno dei locali della zona c.d. “Vecchia Pescheria”

Rissa alla Vecchia Pescheria: Polizia chiude l’esercizio pubblico resterà chiuso per 15 giorni uno dei locali della zona c.d. “Vecchia Pescheria”. Lo ha deciso il Questore con un provvedimento notificato nel pomeriggio di ieri giovedì 13 maggio dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Polizia di Stato, unitamente ad operatori della Squadra Volante. Il provvedimento del Questore della Provincia di Rimini è stato adottato all’esito degli accertamenti effettuati immediatamente dopo la pubblicazione del video sui social che documentava una violenta aggressione tra clienti e dipendenti di un locale e che aveva creato un significativo allarme sociale.

La ricostruzione dei fatti è stata effettuata in poche ore dalla locale Squadra Mobile che prosegue nelle indagini volte all’identificazione degli autori delle violenze perpetrate da alcuni cittadini di origini albanesi. L’esercizio costituisce un pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.”: queste alcune delle parole del Questore, contenute nelle 7 pagine del provvedimento. L’immediata risposta ai fatti accaduti il 7 maggio u.s. si inquadra in un’articolata strategia volta a innalzare il livello di sicurezza urbana delle città, incentrata sulla rimozione di quei fattori e condizioni suscettibili di trasformarsi in fenomeni rilevanti sotto il profilo della criminalità e della sicurezza pubblica.

Confezionano droga in casa: denunciata una 21enne a Rimini

Rimini – Arrestato 33enne per rissa e lesioni a pubblico ufficiale

Inoltre, nella serata di ieri un equipaggio di volante notava un capannello di persone, perlopiù giovani, stazionare nei pressi della zona “Cantinette”, incuranti del coprifuoco. Alla vista della pattuglia, i ragazzi si disperdevano velocemente prendendo direzione opposte. Gli operatori riusciva a bloccare solo due giovani riminesi di 22 e 20 anni, entrambi in evidente stato di alterazione alcoolica, che assumevano subito un atteggiamento irrispettoso nei confronti degli stessi contestando il controllo limitativo, a loro dire, della loro libertà di muoversi e pronunciando frasi prive di significato con scatti d’ira ingiustificati. I due giovani, pertanto, sono stati sanzionati per la violazione del coprifuoco, poiché in giro oltre le ore 22:00 senza un giustificato motivo, oltre che per ubriachezza.                                                                        

Ancora neve sull’Appennino settentrionale: meteo rigido questo maggio 2021

Ancora neve sull’Appennino settentrionale, non di certo le quote basse, mentre le piste sciistiche risultano ancora perfettamente innevate.

Ancora neve sull’Appennino settentrionale, non di certo le quote basse, mentre le piste sciistiche risultano ancora perfettamente innevate. Eppure, la stagione dell’uscita si è praticamente conclusa nella fascia alpina, anche se per le ragioni assai note derivanti dalla pandemia, lo sci invernale quest’anno praticamente non si è svolto.

Previsioni Meteo del 16 Maggio 2021: che dice l’Aeronautica Militare

La temperatura risulta diffusamente sotto la media quest’oggi, e con il calare di valori, di notte la neve è caduta anche sotto i 1500 m.

Forti grandinate nelle prossime ore sull’Italia

Forte peggioramento meteo alle porte

Colpo di coda del freddo a metà maggio specie sull’Europa Centrale

Insomma, il maggio 2021 neve sull’Appennino settentrionale, continua a mantenere la traccia climatica dello scorso mese di aprile, ricordando in qualche modo quanto venuto circa due anni fa, quando il maggio 2019 fu particolarmente freddo e caratterizzato da precipitazioni nevose alle basse quote. Ma allora si ebbero nevicate di ben più maggior rilevanza.

Fonte: Meteogiornale

Cambiamento climatico che incalza: che primavera è stata?

Che primavera è stata? Cambiamento meteo climatico che incalza. Facciamo un primo bilancio

Giunti a metà maggio possiamo avventurarci in un primo bilancio del Cambiamento climatico della stagione primaverile. In verità ci piacerebbe conoscere la vostra opinione, sapere qual è stata la percezione comune e sapere se così come noi avete avuto l’impressione di un trimestre – nonostante maggio non sia ancora finito – decisamente bizzarro.

Partiamo dal presupposto che un tempo, prima che si cominciasse a parlare di riscaldamento globale, cambiamenti climatici, nuove ere climatiche ecc ecc, la Primavera era la stagione più capricciosa. Se la giocava con l’Autunno, dove però il trend era più orientato al maltempo e al classico treno delle perturbazioni atlantiche.

Ecco, dovessimo pensare al passato è evidente che la Primavera 2021 somiglierebbe tantissimo alle stagioni primaverili di decenni or sono. Anzi, diciamo che sembra di aver fatto un tuffo nel passato.

Sempre più frequenti grandinate di grosse dimensioni

Meteo dell’Aereonautica Militare Italiana del 14 Maggio 2021

Forte peggioramento meteo alle porte

Marzo è stato capriccioso, spesso variabile e condizionato da varie perturbazioni. Non sono mancate giornate di freddo ma soprattutto sono mancate le ondate di caldo premature. Idem ad aprile, il caldo non s’è fatto proprio vedere se non per qualche sporadico momento e limitatamente ad alcune regioni. Volendo essere un po’ più precisi possiamo affermare che aprile è stato persino peggio di marzo. Lo è stato sia in termini di freddo che in termini di precipitazioni (ovviamente esulando dalle situazioni regionali e locali).

Poi è arrivato maggio, in molti speravano un progressivo aggiustamento delle condizioni meteo e invece no. Sì, abbiamo già avuto due ondate di caldo, ma si è trattato di caldo fugace e senza eccessi tali da far gridare al caldo record.

Ora che ci stiamo avvicinando alla seconda metà di maggio e ora che l’Estate appare all’orizzonte, possiamo dirvi che sì, sole, bel tempo e temperature in rialzo s’intravedono ma che fatica! Potrebbero esserci nuovi peggioramenti, peggioramenti che potrebbero confermare il trend meteo climatico di una Primavera che ci sta ricordando paurosamente le stagioni primaverili vecchio stampo.

Fonte: Meteogiornale

Forti grandinate nelle prossime ore sull’Italia

Forti grandinate nelle prossime ore. Previsione meteo delle grandinate nei prossimi giorni. La grandine è una tipica meteora di questo periodo dell’anno.

Forti grandinate si sono verificate nelle ultime 24 ore su varie aree del Nord Italia. Questa è una stagione particolarmente ideale per le grandinate, soprattutto quelle abbondanti e diffuse. In genere non cadono chicchi di grosse dimensioni, ma tuttavia mai dire mai, in quanto i nostri report della grandine ben ci documentano di devastanti grandinate avvenute nel passato in maggio. Il fenomeno atmosferico della grandine non è affatto insolito, si manifesta ogni anno, e generalmente produce parecchi danni in agricoltura.

Forti grandinate si sono avute in varie località delle regioni settentrionali, soprattutto laddove c’è stata la maggior concentrazione di temporali. I temporali sono fenomeni atmosferici che si verificano con distribuzione irregolare, spesso sono associati a contrasti termici e quindi a masse d’aria calda e fredda che si scontrano.

Nuova perturbazione in arrivo: forti acquazzoni e grandinate

Sempre più frequenti grandinate di grosse dimensioni

Molta grandine è caduta anche in Piemonte, con danni alle colture. In Veneto, i danni sono molto ingenti sempre nel settore agricolo. Ma è grandinato anche Lombardia e in Emilia e Romagna. Tanta grandine è caduta in Trentino-Alto Adige. In alcune zone le abbondanti grandinate hanno creato problemi anche la circolazione stradale.

Azzardiamo una previsione di rischio grandine per i prossimi giorni. Innanzitutto, già oggi si potrebbero verificare grandinate in alcune località delle regioni settentrionali, in quanto si attiverà nel pomeriggio una nuvolosità cumuliforme a ridosso delle zone alpine prealpine, che localmente sconfinerà nelle alte pianure, dove maggiore sembra essere la possibilità di grandine.

Rischio grandine sono tutte le vallate alpine e prealpine.

Rischio grandine anche per domenica 16, soprattutto sulle regioni settentrionali, in particolare nelle aree alpine e prealpine. Sconfinamento dei temporali con grandine localmente anche sulle pianure. Particolarmente a rischio le pianure del Veneto e quelle friulane.

Anche nella giornata di lunedì 17 si dovrebbe manifestare una situazione di marcata instabilità atmosferica ed ecco che quindi ci sarà il rischio di grandine, ancora una volta pesantemente interessato potrebbe essere il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto, il Trentino Alto Adige. Grandinate si potranno verificare anche in Emilia-Romagna nel Nord della Toscana e sull’Appennino centrale.

Martedì 18 ancora grandine sulle Alpi Prealpi, sull’Appennino settentrionale. Gradinate sconfinamento anche sulle pianure del settore centro-orientale del Nord.

Fonte: Meteogiornale

Previsioni Meteo del 16 Maggio 2021: che dice l’Aeronautica Militare

Previsioni Meteo del 15 Maggio 2021. Che dice l’Aeronautica Militare. Condizioni meteo di variabilità sull’Italia.

Previsioni Meteo del 16 Maggio 2021 dell’Aeronautica Militare. La nostra analisi meteo: per oggi avremo ancora variabilità in molte regioni d’Italia, specie nel Nord, mentre domani, domenica 16 maggio, sostanzialmente tutte le regioni centromeridionali e le due isole maggiori godranno di una giornata piuttosto soleggiata e mite, con temperature in deciso aumento con l’influenza di masse d’aria che proverrà dal basso Mediterraneo.

Nelle regioni settentrionali si faranno presto sentire gli effetti della parte terminale di una nuova perturbazione in transito sull’Europa centrale, che sarà associata ad una profonda depressione con minimo sulle Isole Britanniche. Da queste parti ci saranno altri piovaschi.

Colpo di coda del freddo a metà maggio specie sull’Europa Centrale

AccuWeather: meteo molto caldo in Italia.

Estate fuori controllo: sarà una stagione sorprendente

Nord: nubi anche compatte su Piemonte e Liguria centro occidentale. Nubi sparse sul restante settentrione con qualche debole piovasco a ridosso delle aree alpine e prealpine. Nel corso del pomeriggio aperture sempre più ampie salvo una persistente nuvolosità su parte del triveneto con rovesci fino a termine giornata specie, su Friuli-Venezia Giulia. Insomma, condizioni di spiccata variabilità per il Nord Italia.

Centro e Sardegna: bel tempo sull’isola con cielo sereno o al più velato; annuvolamenti medio-alti sulle regioni peninsulari e qualche nube più compatta sulle aree appenniniche con associati deboli piovaschi, localmente più consistenti su alta toscana. Ampi rasserenamenti a partire dal pomeriggio.

Sud e Sicilia: condizioni di tempo stabile con cielo in prevalenza sereno.

Temperatura: in aumento al Sud e le Isole Maggiori. Stazionaria al Nord, ed in lieve aumento al Centro.

Fonte: Meteogiornale

Premier israeliano: speculazioni sulla guerra

0

Le recenti dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu suonano come una dichiarazione di guerra. Del resto, il primo che trarrebbe vantaggio da un governo d’emergenza sarebbe proprio lui. A differenza del passato, però, un sentimento diverso pervade gli animi degli oppositori dello Stato ebraico. Un impeto che potrebbe influire sull’epilogo della situazione. Persino stravolgerlo.

Premier israeliano investe sulla guerra?

Rafforzate le truppe al confine con Gaza. Chiuse le scuole del Centro-Sud, come ogni attività commerciale che non si trovi nel raggio di 200 metri da un rifugio antiaereo. Persino l’aeroporto di Eilat ha sospeso i voli, anche quelli interni. Attivato il coprifuoco. È guerra. Lo è e lo sarà, anche se ancora non si sa per quanto. Questo indipendentemente dal fatto che la comunità internazionale sia disposta ad ammetterlo, e quindi a chiamare la situazione con il giusto nome. In base alle dichiarazioni del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, Israele proseguirà l’offensiva finché non sarà “raggiunta la quiete completa”. Era dal 2014 che non si assisteva a un’escalation simile, quando i morti erano stati oltre 2000. Più precisamente dall’Operazione Margine di Protezione, condotta fra l’8 luglio al 26 agosto, al tempo in cui lo Stato ebraico aveva affrontato sul campo Hamas e il gruppo della Jihad islamica palestinese.

Cos’è cambiato?

Oggi si combatte ancora per lo stesso motivo. Eppure, qualcosa è cambiato: l’intenzione. Stavolta la guerra, che piaccia o no alla comunità internazionale, non è scoppiata per un attacco diretto a Gaza o ai territori palestinesi. Piuttosto, è nata in difesa della città di Gerusalemme occupata: la lotta per la Moschea di Al Aqsa si è trasformata nella Terza Intifada. Benché terrorizzate, le persone continuano a protestare ostentando le bandiere della Palestina e appiccando il fuoco alle stazioni della polizia israeliana. Da più parti, il mondo arabo chiede di resistere all’occupazione. E Gaza lo sta facendo. Non solo per la popolazione dell’enclave. Ma per tutti i palestinesi. Ecco la svolta. Proprio questo sentimento di unità, che scorre silenzioso in ogni parte della regione, è qualcosa che mancava da molti anni.


Israele accusato di apartheid da Human Rights Watch


Colpa del Premier israeliano?

A ben vedere, gli ingredienti per provocare la riapertura delle ostilità c’erano tutti. Bastava solo miscelarli con perizia. E in questo Israele è stato un maestro. Ma per capire perché stavolta non ci si trovi davanti al solito conflitto occorre risalire all’estate 2020. Più precisamente alla firma degli Accordi di Abramo, con i quali circa un anno fa si è celebrato il matrimonio, officiato dagli Stati Uniti, tra Israele e i regimi del Golfo. Ad ogni modo, il trattato che avrebbe portato alla normalizzazione dei rapporti delle monarchie del petrolio con lo Stato ebraico aveva avuto come ulteriore conseguenza quella di emarginare i palestinesi. Le sollevazioni cui assistiamo oggi sono la diretta conseguenza di quegli accordi e del sostegno incondizionato alla causa sionista da parte dell’amministrazione Trump-Biden. A ragione definita in questo modo, visto che non esistono differenze significative nella linea politica dei due presidenti.

Errore di calcolo

Proprio queste circostanze rendono evidente il fatto che la Palestina resti una questione centrale nell’intera regione. Oltre ad aver generato nella popolazione oppressa quel sentimento di unità di cui si discorreva. Dalla Siria alla Cisgiordania, dal Libano alla Giordania. Persino in Turchia, frotte di manifestanti si sono sollevate in favore del popolo palestinese. Per la prima volta dopo molto tempo. Tanto che ora i Paesi del Golfo osservano attoniti l’evoluzione degli eventi, appellandosi alla comunità internazionale che si nega. In questo contesto, né le monarchie del Golfo né Israele avevano previsto che Hamas avrebbe osato intervenire, lanciando i propri missili da Gaza. Il che si è rivelato un errore di calcolo fatale da parte dei sostenitori dello Stato di Israele.


Conflitto Israele Gaza: sale la tensione in Medio Oriente


Uno pari, palla al centro

In effetti, Hamas ha colto l’occasione per dare sfoggio alla sua aumentata capacità bellica. Rispetto al 2014, il Movimento che controlla la Striscia ha lanciato molti più missili e molto più avanzati sotto il profilo tecnologico. Il tutto sulla scorta di un sentimento di vendetta più radicato di quanto avesse mostrato in precedenza. Di fatto, Hamas ha smentito la propaganda sionista degli ultimi anni, secondo la quale l’offensività del gruppo si sarebbe notevolmente ridimensionata dopo il confronto con Israele. Al contrario, la resistenza islamista è cresciuta. Non solo. Il movimento ha imparato dai propri errori, tanto da mettere in difficoltà la tanto amata difesa antimissile Iron Dome. Tatticamente, ciò significa una sconfitta per Israele. E un punto a favore degli islamisti. Se non altro del gruppo di Hamas, visto che Hezbollah difficilmente interverrà nella disputa.

Hezbollah: spettatore compiaciuto

Nonostante in un primo momento il lancio di tre missili dal Libano avesse suggerito l’intervento delle milizie sciite sostenute dall’Iran, l’ipotesi ha scarsa possibilità di realizzarsi. Il Libano ha altro di cui preoccuparsi al momento. A partire dall’inflazione galoppante e dal collasso della sua economia, che hanno devastato il Paese. La gente è in fila per il pane, e in queste circostanze l’ultimo dei pensieri è prendere parte a una guerra. Finanche venisse finanziata dall’Iran. In effetti, la stessa Resistenza a Gaza non dimostra di avere alcun bisogno di Hezbollah. Ragion per cui gli sciiti avranno l’occasione di seguire l’evolversi della situazione dal loro punto di vista privilegiato. Dato che è fuor di dubbio che siano interessati alla guerriglia contro il loro acerrimo nemico: Israele.


Israele schiera le truppe: sale la tensione al confine con Gaza


Premier israeliano minaccia l’invasione

Con la sua offensiva in difesa di Gerusalemme, Hamas cerca di creare una nuova equazione, di stabilire nuove “regole di base”. Come a dire: ogni volta che ci saranno problemi nella Città Vecchia (e ce ne sono spesso), il gruppo islamista si sentirà parte in causa. Mentre i suoi razzi giungeranno puntuali da Gaza. Del resto, Hamas si è già presentato come il guardiano della Moschea di al-Aqsa, sul Monte del Tempio. Il terzo luogo più sacro per l’Islam. Dunque, l’emergenza che avrebbe dovuto favorire il Premier israeliano, consentendogli di mantenere il potere, gli si sta ritorcendo contro. Eppure, il governo contrattacca. Nei giorni scorsi, a seguito dell’incontro con i vertici della sicurezza del Paese, Netanyahu ha annunciato: “Non ci saranno indagini dopo questo. Fate quello che dovete fare“. Gaza dev’essere fermata e Israele è disposto a tutto pur di riuscirvi. Anche invadere la Striscia?

Un’invasione imminente?

In realtà, se avessero potuto lo avrebbero già fatto. Non tanto perché non dispongano delle capacità necessarie, anzi. È risaputo che le forze di sicurezza siano tra gli eserciti più potenti e meglio organizzati al mondo. Soprattutto perché l’esercito israeliano si compone per lo più di riservisti. Come ha spiegato Francesco Tosato, ricercatore al Centro Studi Internazionali (Ce.S.I.), Israele “punta molto sui riservisti: molti riservisti operano nelle loro unità e ci si aspetta che siano chiamati in battaglia immediatamente e non dopo un periodo di organizzazione come spesso accade nelle altre Nazioni”. Oltretutto, l’avanzamento tecnologico e l’intelligence che vanta Israele in parte deriva dalla felice partnership militare con gli Usa. Quindi per quale motivo finora non hanno dato seguito alle parole?

Divide et impera

A questo punto, occorre fare un passo indietro. Storicamente, la dottrina militare di Israele si è sempre distinta per campagne militari di breve durata. Anche nell’ottica di contenerne i costi. Su questo, e su un principio caro già ai romani: dividi e conquista. In ragione di ciò, lo Stato ebraico ha confinato i palestinesi della Cisgiordania, così come ha fatto con Gaza. Allo stesso modo, ha isolato il Libano dal resto della regione. Ma ora tutti questi Paesi si sono sollevati insieme. Come aveva osservato l’esperto di storia militare Martin van Creveld: “La principale debolezza di Israele rimane la dimensione relativamente ridotta del Paese e la mancanza di ‘profondità strategica’: l’Iran, per esempio, è ottanta volte più grande di Israele”. Il che equivale a dire: Israele è una macchina da guerra, ma solo verso un nemico alla volta.

Premier israeliano: una via d’uscita

Pertanto, gli israeliani non hanno abbastanza forze da impiegare su tutti i fronti aperti contro i palestinesi e il mondo arabo. Ragion per cui Netanyahu vincerà solo se sarà in grado di appianare gli animi. Solo così potrà sedare le rivolte e cessare le ostilità che stanno provocando centinaia di vittime. Da entrambe le parti. Altrimenti, la guerra continuerà e non è dato sapere per quanto andrà avanti. Fino al punto in cui sarà vinta dallo schieramento che avrà dimostrato maggiori capacità di resistenza.


Israele su Gaza: IDF diramano il video degli attacchi

Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia: premiati due ufficiali della Polstrada

Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia: insieme al Giro d’Italia per la decima edizione degli “EROI DELLA SICUREZZA” nella tappa di Foggia premiati due ufficiali della Polstrada e coordinatore della Direzione di Tronco di Bari di Aspi

Con la partenza del Giro d´Italia tornano anche le premiazioni degli “Eroi della Sicurezza”, iniziativa giunta al decimo anno e nata dalla collaborazione tra Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia per valorizzare l´operato degli agenti e degli addetti autostradali che ogni giorno presidiano la viabilità sulle arterie ad alto scorrimento lungo il Paese.

Oggi alla partenza dell´ottava tappa della competizione ciclistica, Foggia-Guardia Sanframondi, Autostrade per l´Italia ha consegnato un premio al Sovrintendente Giuseppe Bernardi e dall´Assistente Capo Simone Lippolis, in servizio presso la Sottosezione Autostradale di Palagiano del Compartimento Stradale di Bari, per aver prestato assistenza ad  una automobilista in forte stato di agitazione. Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia ha inoltre celebrato con un riconoscimento l’impegno manifestato nel proprio lavoro a Michele di Genova, Coordinatore Informazione e Controllo Traffico della Direzione di Tronco di Bari di Autostrade per l’Italia, per la prontezza e la rapidità con le quali ha soccorso una donna gravemente ferita che giaceva tra la corsia di emergenza e quella di marcia, favorendo l’arrivo dei soccorsi sanitari e ripristinando la viabilità in tempi celeri.

La mattina del 4 settembre 2020 la pattuglia della Polizia Stradale di Bari, composta dal Sovrintendente Giuseppe Bernardi e dall´Assistente Capo Simone Lippolis, veniva contattata dalla Sala Operativa che li informava che lungo la A14 un veicolo, fermo nella corsia di marcia su un tratto a doppio senso di circolazione, stava bloccando la viabilità. A bordo dell´auto si trovava una donna in stato confusionale e di forte agitazione. Giunti sul posto i poliziotti, dopo aver rassicurato la donna e averla messa in sicurezza, sono intervenuti per liberare la carreggiata e far defluire il traffico. La pattuglia della Polizia Stradale ha poi scortato la donna fino alla barriera di Taranto, assicurandosi che arrivasse sana e salva  a destinazione.

Terni – Agenti Polstrada di Orvieto fa la colletta per aiutare famiglia in…

In A1 con lo “stupefacente dei kamikaze” arrestato un cinese

Auto si ribalta sulla Statale 16 all’altezza di Japigia (Bari)

Il 28 agosto 2020 alle ore 22:15 circa, Michele era di rientro dalle ferie estive con la sua famiglia e stava percorrendo la A14 Bologna-Taranto quando, in prossimità del Km 582, tra Cerignola Est e Foggia Zona Industriale direzione Pescara, notava in lontananza diversi veicoli fermi tra la corsia di emergenza e la corsia di marcia con le quattro frecce accese. Percepito il possibile pericolo per gli utenti che sopraggiungevano, Michele ha contattato il Centro Radio Informativo di Bari per ricevere informazioni sull´accaduto. Una volta giunto sul luogo dell´evento, l´operatore ha constatato la presenza di una donna gravemente ferita a terra. La donna, che stava viaggiando su di un mezzo pesante insieme al suo compagno, era scesa in piazzola di sosta ed era stata investita da un veicolo in transito. L´operatore ha soccorso la signora portandola al lato della piazzola, poi si è messo in contatto con il Centro Radio Informativo per coordinare l´intervento dei soccorsi sanitari e della Polizia Stradale, consentendo di trarre in salvo la donna.

Nel corso delle diverse tappe della maggiore gara ciclistica nazionale, il palco delle premiazioni sportive ospita quest´anno 18 operatori della Polizia Stradale, con cui ASPI quotidianamente lavora in stretta collaborazione per garantire la sicurezza degli utenti in viaggio sulle autostrade. La Polizia Stradale, contestualmente, assegnerà lungo le tappe da Sud a Nord dell´Italia un riconoscimento a 10 operatori di Autostrade per l´Italia che hanno dimostrato una forte dedizione al proprio lavoro, mettendo a servizio degli utenti competenze e impegno che vanno ben oltre le proprie mansioni quotidiane. 

Gli Eroi del quotidiano: Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri


Gli Eroi del quotidiano: Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna Dipartimento educativo 15 – 30 maggio 2021 Bologna, 14 maggio 2021. Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è lieto di ospitare negli spazi del Dipartimento educativo la mostra itinerante GLI EROI DEL QUOTIDIANO. Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri che espone le tavole realizzate dall’artista per l’edizione 2020 del calendario dell’Arma, con testi della scrittrice Margaret Mazzantini.

Nella settimana in cui Paladino, tra i più noti artisti italiani al mondo, viene insignito della Laurea ad Honorem da parte dell’Università di Bologna come parte delle celebrazioni per i 50 anni del DAMS e mentre è in corso la mostra a lui dedicata in Salaborsa, l’Arma dei Carabinieri, il MAMbo e la città di Bologna gli rendono un ulteriore omaggio con questa esposizione.

La mostra è organizzata dal Comando Generale dei Carabinieri in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei.

Pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, il calendario dei Carabinieri è diventato un vero oggetto di culto per molti collezionisti e viene stampato con una tiratura che supera il milione di copie.


L’edizione 2020 racconta il quotidiano eroismo dei Carabinieri attraverso le tavole realizzate da Mimmo Paladino, con riferimenti ai maestri senesi, ai mosaici di Ravenna e all’arte rinascimentale. Le tavole dell’artista sono accompagnate da testi di Margaret Mazzantini che, attraverso una prosa incisiva, narra episodi di vita reale in cui emergono lo spirito solidale, l’umanità e la vicinanza dei Carabinieri alla gente comune.

Il fondo dorato della copertina 2020 celebra il centenario del prestigioso riconoscimento concesso alla Bandiera dell’Arma, insignita della Medaglia d’oro al valore militare il 5 giugno 1920 per il contributo fornito alla vittoria nella Grande Guerra.

Immergendosi nella mostra si viene subito attratti dalla prodigiosa forza comunicativa di Paladino, capace con pochi tratti che trascinano in un caleidoscopio di colori, di restituire, senza nessuna intermediazione, l’intimità delle grandi emozioni. Il suo tratto è un messaggio universale, capace di superare la pura rappresentazione per diventare evocazione che attraverso una figurazione iconica diventa raffigurazione emozionale.

Le tavole di Mimmo Paladino sono esposte al MAMbo da sabato 15 maggio (con apertura al pubblico a partire dalle h 13.00) fino a domenica 30 maggio.

La mostra viene aperta e presentata alla stampa sabato alle h 11.00 alla presenza di Mimmo 1

Paladino, del Capo del V Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, del Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna, Generale di Brigata Davide Angrisani, del Presidente dell’Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi, del Direttore dell’Istituzione Bologna

Musei Maurizio Ferretti e del Direttore artistico del MAMbo Lorenzo Balbi.

Dal martedì al venerdì la mostra è visibile liberamente negli orari di apertura del museo, nel rispetto delle regole anti Covid-19.

Il sabato, la domenica e nei festivi è possibile visitarla con biglietto per le collezioni permanenti o per la mostra temporanea in corso Aldo Giannotti. Safe and Sound, acquistato entro il giorno precedente la visita, oppure prenotando telefonicamente al numero 051 6496611.

Nucleo Carabinieri TPC di Bari presenta i risultati dell’attività 2020

Nucleo TPC di Roma: recuperati nel 2020 1069 beni

L’ingresso è gratuito.
Il calendario 2020 è visibile al seguente link:
http://www.carabinieri.it/editoria/calendario-storico/il-calendario/anni-2029-2020/2020

Informazioni generali:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org – [email protected]
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel
Orari di apertura :

martedì – venerdì h 16.00 – 20.00; sabato e domenica h 10.00 – 20.00 su prenotazione obbliga-
toria da effettuare entro il giorno precedente la visita.

Per la mostra di Paladino è possibile prenotare anche telefonicamente al numero 051 6496611
Informazioni su modalità di accesso e misure di sicurezza Covid-19:
www.mambo-bologna.org/news/news-170/
Istituzione Bologna Musei:
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei