Lo “Stato Nuovo” in Portogallo, Grecia e Spagna: fascista nello stile, ma non nella sostanza. Quarta Parte

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Di Dimitris Michalopoulos

Traduzione di Luigi Tramonti

Continua dalla terza parte

4. Conclusioni: regimi pseudo-fascisti e dottrina Mackinder

Ci sono stati tre casi di attuazione del regime dello “Stato Nuovo” in Europa poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale: in Portogallo, Spagna e Grecia. In realtà, il nome ufficiale del regime franchista era Estado Nuevo, e quello di Metaxas era Neon Kratos (Nuovo Stato) [63]. Va da sé, quindi, che avevano alcune caratteristiche in comune, vale a dire:

  1. Uno stile fascista, come ad esempio il famoso “saluto fascista” (Principalmente in Grecia e Spagna)
  2. Nonostante il loro aspetto fascista, godevano del sostegno britannico.
  3. Non miravano a mobilitare i cittadini, ma a renderli politicamente inerti. La celebre Falange Española Tradicionalista y de la JONS (FET y de las JONS) neutralizzò in pratica la Falange di José Antonio Primo de Rivera e Manuel Hedilla, genuinamente fascista. [64] L’União Nacional di Salazar fu semplicemente “cornice decorativa” dell’autorità di Salazar. Metaxas sciolse il Komma Eleutherophronon (Partito dei Liberi Pensatori) , cioè il suo partito, dopo l’ascesa al potere.
  4. Durante la Seconda Guerra Mondiale favorirono i nemici dell’Asse. La Grecia, inoltre, grazie alla vittoria contro gli italiani, divenne una sorta di faro della resistenza conrtro il Fascismo.
  5. I tre paesi dello “Stato Nuovo” favorirono apertamente gli ebrei, che fossero perseguitati o meno. Gli anni di Metaxas furono l’età dell’oro della comunità ebraica greca. Franco revocò tacitamente l’editto di espulsione degli ebrei dei monarchi cattolici spagnoli del 1492. Salazar dal canto suo non solo non opprimeva gli ebrei che vivevano ancora in Portogallo ma offriva loro rifugio dai nazionalsocialisti tedeschi. [65]

Immagine: Sir Halford Mackinder

Quest’ultimo punto richiede un’attenzione particolare. Oggi è assodato che Metaxas era di stirpe ebraica, [66] e ci sono pochi dubbi sul fatto che anche Franco lo fosse. [67] Ecco perché la domanda “Qual è il ruolo che i regimi pseudo-fascisti dello ‘Stato Nuovo’ hanno giocato sullo scacchiere mondiale?” diventa più sottile.

La risposta è da trovarsi nella dottrina Mackinder.

Contrariamente a quanto generalmente si crede, la Russia non è stata distrutta dopo che i comunisti hanno preso il potere. Al contrario! Stalin, infatti, dimostrò di essere più “russo” degli stessi Zar Romanov [68]. L’ascesa dei partiti comunisti in Spagna, Grecia e Portogallo avrebbe fatto sì che l’Unione Sovietica (cioè la Russia) potesse accedere al Mediterraneo. Molto prima della rivoluzione bolscevica, Sir Halford Mackinder (1861-1947), uno dei fondatori della London School of Economics, aveva tenuto una conferenza (nel 1904) alla Royal Geographic Society di Londra dal titolo “The Geographical Pivot of History” in cui spiegava che, se le potenze che occupavano la “Terra di Eurasia” erano in grado di affacciarsi sui “mari caldi”, sarebbero diventate ipso facto “candidate” per il “dominio del Mondo”. [69] Ecco perché Salazar, Franco e Metaxas furono sostenuti dalle potenze liberal-democratiche dell’Occidente e vi rimasero fedeli [70]. I tre dittatori erano “fascisti” solo in apparenza, ed è risaputo che le apparenze spesso ingannano…

Note

4. Conclusioni: regimi pseudo-fascisti e dottrina Mackinder

[63] D. Kallonas, Iōannēs Metaxas, p. 187.

[64] Fernando Díaz-Plaja, pp. 285-288. M. Hedilla, inoltre, fu condannato a morte por conspirar contra la seguridad del Estado (ibid., p. 337).

[65] Vedere principalmente il testo di Avraham Milgram, Portugal, Salazar e os judeus. Translated into Portuguese by Lúcia Liba Mucznik, Lisbon: Gradiva, 2010.

[66]  Nel febbraio del 1941, un paio di settimane dopo la morte di Metaxas, si tenne una emorazione in suo onore nella Sinagoga Yeshurum a Gerusalemme, officiata dal Rabbino Capo Ben Zion Ouriel. (Chronika [Cronache], Organo del Consiglio Israelita Centrale Greco, No 118 [Novembre-Dicembre 1991], p. 3. )

[67] Victor Malka, Les Juifs Sépharades (Paris: Presses Universitaires de France/Que sais-je? 1997), pp. 32-33.

[68]  Vedere per esempio il testo di Iōn Vorres, Hē teleutaia tōn Tsarōn (L’ultima degli Zar), Athens: Anglo-Hellenic Publishers, 1985. Riguarda le memorie di Olga, sorella dello Zar Nikolai II, che sopravvisse e finì i suoi giorni in Canada.

[69] Orestēs E. Vidalēs, To synchrono geōpoltiko mas perivallon kai hē ethnikē mas politikē (Il nostro ambiente geopolitico temporaneo e la politica nazionale greca), Athens: Hellēikē Euroekdotikē, 1988, p. 23ff.

[70] Sulla simpatia dell’opinione pubblica inglese per Franco vedere ad esempio Fernando Díaz-Plaja, p. 49.