Formula Uno, la Toro Rosso conferma Pierre Gasly e Brendon Hartley per il 2018

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In Toro Rosso si è seguita, per parecchi anni, la filosofia di scegliere e di far crescere dei piloti molto giovani che potessero poi fare il salto di qualità per passare nella scuderia maggiore affiliata: la Red Bull. Così è stato per Sebastian Vettel prima e per Daniel Ricciardo poi. Adesso però la casa di Faenza ha deciso di cambiare registro e di far correre per la prossima stagione il 28enne Brendon Hartley, età ben più avanzata rispetto a quella di molti giovani piloti del campionato attuale. Accanto a lui ci sarà invece il ben più giovane 21enne Pierre Gasly, francese campione mondiale in GP2.

Gasly e il collega neozelandese hanno fatto il loro debutto nella stagione 2017, attualmente in corso, rispettivamente nel GP di Malesia e nel GP degli Usa. La prossima gara di Abu Dhabi sarà la quinta di Gasly e la quarta per Hartley, che dunque non hanno avuto un inizio facile dovuto ai problemi di affidabilità delle monoposto ma che comunque hanno dimostrato il carattere e la passione necessarie per affrontare il loro lavoro.
Il manager della scuderia Franz Tost si è detto molto soddisfatto di averli riconfermati perché i due piloti hanno mostrato delle buonissime prestazioni e soprattutto una preparazione di ottima qualità. “Ora tocca a noi fornire loro un buon pacchetto per esprimersi e sono sicuro che spingeranno forte per ottenere buoni risultati con il team” ha continuato Tost riferendosi ai recenti ritiri avvenuti negli ultimi Gran Premi stagionali.Iniziare la stagione con due piloti e terminarla con altri due è stato certamente un fatto raro e insolito per la Formula 1. La Toro Rosso si era infatti presentata al Gran Premio d’Australia, nel marzo 2017, con Carlos Sainz e Daniil Kvyat e invece chiuderà la stagione ad Abu Dhabi, la prossima settimana, con Pierre Gasly e Brendon Hartley.
Carlos Sainz si è sposato anticipatamente alla scuderia Renaut, dove correrà anche l’anno prossimo, per sostituire Joylon Palmer mentre Daniil Kvyat è stato lasciato a casa per incomprensioni e mancanze tecniche da parte del pilota russo. Il ragazzo era stato già sostituito in Red Bull, nella stagione precedente, e al suo posto entrò il giovanissimo campione Max Verstappen. Due anni da dimentica insomma quelli di Kvyat che adesso si trova senza sedile e completamente fuori dal progetto Toro Rosso e Red Bull.
Per un sogno spezzato, quello di Kvyat, e un destino cambiato, quello di Sainz, ci sono due ragazzi che festeggiano la firma del loro primo contratto stagionale nella categoria che ogni pilota sogna.
Soddisfatto e orgoglioso per la scelta della sua scuderia si è infatti detto Hartley, che ha poi commentato: “Sono davvero contento perché ho avuto un’opportunità e sono riuscito a trasformarla in una stagione completa in Formula 1”. Per il neozelandese, pilota navigato nel mondo WEC e vincitore nella 24 Ore di Le Mans, questa è una enorme opportunità arrivata sicuramente in modo inaspettato dopo una carriera in altre categorie e all’alba dei trent’anni.
Euforico per la scelta del tema anche Pierre Gasly che ha confessato di essere molto motivato e di non vedere l’ora di finire nel miglior modo possibile la stagione per poi iniziare subito la preparazione necessaria per l’anno prossimo.
La Toro Rosso sembra quindi finalmente aver raggiunto una certa sicurezza e soprattutto la stabilità fondamentale per affrontare nel modo migliore la stagione 2018 dopo un anno burrascoso in cui a giocare un ruolo fondamentale sono stati i piloti con i malumori di Sainz e la poca affidabilità di Kvyat.

Il Manager della squadra, austriaco Franz Tost, ha quindi voluto puntare tutto su un ragazzo meno giovane e più esperto e uno meno esperto ma comunque piuttosto affidabile.
Scelta approvata da molti ma anche criticata da chi non ha apprezzato la rotazione dei piloti avvenuta durante la stagione, con un continuo interscambio di questi quattro piloti negli ultimi Gp.
Ormai però la decisione è stata presa e resa pubblica, non resta quindi altro che congraturarsi con i due piloti per l’enorme opportunità e vedere le loro prestazioni nella scuderia minore che può essere un enorme trampolino di lancio per un futuro in Red Bull.