Al di sotto dei cinque anni un bambino su quattro muore a causa delle condizioni insalubri dell’ambiente in cui vivono.
Nel 2015, 5,9 milioni di bambini sono morti. Le principali cause di decessi infantili sono globalmente la polmonite, prematurità, le complicanze intrapartum, sepsi neonatale, anomalie congenite, diarrea, lesioni e la malaria. La maggior parte di queste malattie e condizioni sono parzialmente causate dall’ambiente. E ‘stato stimato che nel 2012 il 26% dei decessi infantili e il 25% del carico di malattia totale nei bambini sotto i cinque anni potrebbero essere evitate attraverso la riduzione dei rischi ambientali quali l’inquinamento atmosferico, acqua non potabile e servizi igienici inadeguati o prodotti chimici. I bambini sono particolarmente vulnerabili alle minacce ambientali a causa dei loro organi in via di sviluppo e sistema immunitario debole. Da non trascurare le esposizioni ad agenti inquinanti durante la gravidanza che possono provocare danni all’utero. Inoltre, l’allattamento al seno può essere un’importante fonte di esposizione ad alcune sostanze chimiche per i neonati; tuttavia questo non dovrebbescoraggiare perchè l’allattamento al seno porta numerosi effetti positivi sullo sviluppo. Proporzionato alla loro dimensione, i bambini ingeriscono più cibo, bevono più acqua e respirano più aria rispetto agli adulti. Mettono le mani e gli oggetti in bocca e giocano all’aperto, fattori che aumentano l’esposizione dei bambini a contaminanti ambientali. Ogni anno, i rischi ambientali – come l’inquinamento dell’aria interna ed esterna, fumo di seconda mano, acqua non potabile, la mancanza di servizi igienico-sanitari e igiene inadeguata – prendono la vita di milioni di bambini sotto i 5 anni.
“Un ambiente inquinato è mortale per i bambini”, spiega Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS. “Il loro sviluppo degli organi, del sistema immunitario e delle vie respiratorie è particolarmente vulnerabile all’aria e l’acqua sporca.”
Dott.ssa Rosa Ferro