Più di 7000 espositori da oltre 100 Paesi.
Ecco la Fiera del Libro di Francoforte 2017.
Il mondo della carta stampata che raggiunge lettori, autori, editori, appassionati di letteratura in genere, di cultura in qualsiasi sfaccettatura.
Una Fiera storica, presente fin dal 1400 quando, Johannen Gutterberg, inventò la stampa a caratteri mobili rivoluzionando il mondo del libro, facendo della Fiera di Francoforte la più importante d’Europa fino al ‘600.
La politica e l’economia, dei tempi successivi, spinsero le case editrici a Lipsia creando un nuovo centro dell’editoria europea.
Dopo il 1949, Francoforte tornò alle sue tradizioni, consegnandoci oggi, una Fiera ricca di nomi illustri della scrittura legati a prestigiosi premi letterari diventando il punto d’incontro culturale e di industrie creative lanciato nel 2016 con l’obiettivo di sviluppare e potenziare tutto ciò che è fantasioso ed originale nell’editoria, attraverso musei, architettura, marchi.
La “zona Italia” era presente con più di un centinaio di editori che hanno promosso la cultura e l’editoria italiana all’estero, il solo Piemonte ha proposto più di una trentina di editori con oltre 200 appuntamenti professionali nelle prime giornate.
Il pubblico e i lettori si avvicinano alla lettura, grazie agli ospiti d’onore, alla curiosità che viene stimolata attraverso la politica e la storia, fino all’incontro con la cultura del Paese.
Stampatori, traduttori, scrittori, agenti letterari: una “filiera” internazionale che abbraccia il mondo legato ai libri, ai nomi importanti, agli accordi presi prima della Fiera, che si saldano giorno dopo giorno, che preparano le basi del futuro.
Piccoli o grandi editori che possono trovare accordi importanti o possibilità di vendite all’estero.
La forza di una casa editrice che si riscopre in ogni occasione e fa della Fiera un momento di scambio culturale oltre che di business.
Qualche domanda rivolta direttamente a La Corte Editore presenta brevemente la “sua” realtà della Fiera:
D: É la Sua prima volta a Francoforte? Se non è la prima esperienza, quali differenze sottolinea dagli anni passati?
R: No, non è la mia prima presenza a Francoforte, infatti questa fiera è un appuntamento imperdibile per chi lavora nel mondo del libro. Non solo per le concrete occasioni di business, ma anche per studiare e conoscere il meglio dell’editoria mondiale, come spunto per nuove idee e rimanere al passo con i tempi.
D: Anche quest’anno i grandi nomi non sono mancati, un Suo pensiero in proposito.
R: L’emozione di sapere che autori come Ken Follett o Dan Brown passeggiano nei corridoi rappresentano una sensazione unica, ma al centro della manifestazione, le vere superstar, sono i grandi agenti letterari o gli editori delle più grandi case editrici mondiali che sono presenti personalmente.
D: Come ha presentato la “Sua” Fiera? Quali i titoli in primo piano?
R: I nostri libri erano esposti al Padiglione Italia, e mentre noi cercavamo nuovi titoli da proporre al pubblico italiano, la celebre Piergiorgio Nicolazzini Literary Agency si occupava di proporre i nostri titoli a svariate case editrici estere.
Tra i nostri titoli in primo piano, ovviamente c’era “Il buio dentro” di Antonio Lanzetta, che dopo aver conquistato la Francia, ha ricevuto attenzioni da tantissimi altri Paesi dai quali aspettiamo i futuri sviluppi.
D: Gli incontri avuti possono influenzare i progetti futuri de La Corte Editore? Se sì, come?
R: Sicuramente Francoforte influenza tantissimo i nostri piani editoriali. In base ai titoli che decidiamo e riusciamo ad acquistare durante questa Fiera componiamo il percorso editoriale del successivo anno e mezzo sempre con l’intento di proporre ai lettori di La Corte Editore, romanzi di alta qualità.
Si è conclusa l’edizione 2017 della Fiera di Francoforte, una vetrina mondiale per una cultura del libro che si spera raggiunga i confini internazionali ed infiniti della letteratura.