Elezioni Provinciali Trentino 2018: risultati ed eletti

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Si  concluso nella giornata di ieri 22 ottobre lo spoglio che ha rilevato il trionfo leghista alle elezioni provinciali. Il sottosegretario leghista alla Sanità Maurizio Fugatti è stato eletto presidente della provincia di trento ottenendo, alla testa della coalizione popolare e autonomista di centrodestra (Che, giova ricordarlo, contava 9 liste), il 46,73% dei voti. L’ex senatore Giorgio Tonini, candidato presidente della coalizione di centrosinistra (Partito Democratico, Futura 2018 e Unione per il Trentino), ottiene invece il 25,40% dei suffragi. A seguire il Partito Autonomista Trentino Tirolese, da solo, che nonostante l’exploit leghista tiene con il 12,42%. Discreto il Movimento 5 Stelle con il 7,10%.

Non saranno rappresentati invece la coalizione di Liberi e Uguali e l’Altro trentino a Sinistra (Rifondazione Comunista) con candidato presidente Antonella Valer che hanno ottenuto insieme il 2,66% (7.099 voti), Autonomia Dinamica di Mauro Ottobre con l’1,96% (5.237 voti), la Lista Tre di Roberto De Laurentis con l’1,51% (4.015 voti), Popoli Liberi di Paolo Primon con lo 0,89% (2.384 voti), il Moviment Ladin de Fascia di Ferruccio Chenetti con lo 0,71% (1.904 voti), CasaPound con lo 0,47% (1.247 voti) e Riconquistare l’Italia di Federico Monegaglia con lo 0,13% (350 voti).

In foto: il nuovo Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti con il Ministro dell’Interno e Segretario Federale della Lega Matteo Salvini

Per quanto riguarda le opposizioni il gruppo consiliare più numeroso, con 5 consiglieri, sarà quello del Partito Democratico (13,93%, 35.530 voti di lista), composto dal candidato presidente Giorgio Tonini e da, in ordine di preferenze, Alessandro Olivi (5.688), Sara Ferrari (4.063), Luca Zeni (2.936) e Alessio Manica (2.001). Della stessa coalizione seguono Futura 2018 (6,93%, 17.670 voti di lista), che elegge 2 consiglieri: il capolista Paolo Ghezzi (5.275) e Lucia Coppola (1675), e l’Unione per il Trentino (3,98%, 10.150 voti di lista) che elegge un solo consigliere nella persona di Pietro De Godenz (1885).

Ottiene poi 4 seggi il Partito Autonomista Trentino Tirolese (12,59%, 32.109 voti di lista), uno ceduto al candidato presidente Ugo Rossi, presidente uscente della provincia autonoma di Trento, gli altri assegnati a Michele Dallapiccola (2.676), Lorenzo Ossanna (1.832) e Paola Demagri (1.716). Due invece i seggi per il Movimento 5 Stelle (7,23%, 18.37 voti di lista), il primo ceduto al candidato presidente Filippo Degasperi, il secondo assegnato ad Alex Marini (751).

In foto: il segretario del PATT Franco Panizza, sconfitto a marzo dal centrodestra e rimasto fuori dalla lista del PATT a queste elezioni

La maggioranza, avendo superato abbondantemente il 40%, ottiene 21 consiglieri, tra cui il nuovo presidente Maurizio Fugatti e altri 13 consiglieri espressione della Lega (27,09%, 69.116 voti di lista), in ordine di preferenze il capolista Mirko Bisesti (3.910), Roberto Failoni (2.336), Roberto Paccher (2.312), la deputata Giulia Zanotelli (2.212), Devid Moranduzzo (2.111), la deputata Stefania Segnana (1.946), Mara Dalzocchio (1.567), Denis Paoli (1.456), la deputata Vanessa Cattoi (1.352), Alessia Ambrosi (1.318), Katia Rossato (1.206), Ivano Job (1.047) e Alessandro Savoi (990). Vista l’incompatibilità le tre deputate elette in Consiglio Provinciale dovranno decidere se dare le dimissioni in Trentino o a Roma, supponendo che le diano a Trento, subentrerebbero i primi 3 non eletti: Gianluca Cavada (981), Bruna Dalpalù (969) e Cristina Linardi (856).

Seconda forza della coalizione di centrodestra è la lista territoriale Civica Trentina (4,62%, 11.777 voti di lista), che elegge il proprio presidente e capolista Rodolfo Borga (1.759) e il sindaco di Tione Mattia Gottardi (2.059). Seguono Progetto Trentino (3,23%, 8.248 voti di lista), che elegge Mario Tonina (2.496); Autonomisti Popolari (2,99%, 7.621 voti di lista), con Walter Kaswalder (2.010) e Forza Italia (2,82%, 7.204 voti di lista) con Giorgio Leonardi (1.031). Chiude la lista degli eletti della coalizione Agire per il Trentino (2,14%, 5.458 voti di lista) con il capolista e consigliere uscente Claudio Cia (1.732). Bene anche l’Associazione Fassa che con lo 0,98% elegge Luca Guglielmi per il seggio ladino.

In foto: il Consigliere Provinciale e presidente di Civica Trentina Rodolfo Borga, rieletto 

Poche soddisfazioni invece per le ultime due liste della coalizione, Unione di Centro per Fugatti (La Lista del Presidente) e Fratelli d’Italia. L’Udc (2,08%, 5.306 voti di lista) manca di poco l’elezione del capolista Giacomo Bezzi, mentre Fratelli d’Italia (1,44%, 3.686 voti di lista) perde anche alcuni voti rispetto a 5 anni fa, pur all’interno della coalizione e pur esprimendo il senatore di Trento nella persona di Andrea De Bertoldi.

Sono 12 su 34 i consiglieri uscenti riconfermati: Olivi, Zeni e Ferrari per il PD; De Godenz per l’UpT; Rossi, Ossanna e Dallapiccola per il PATT; Degasperi per il M5S; Savoi (succeduto pochi mesi fa a Fugatti eletto a Roma) per la Lega; Borga per Civica Trentina e Tonina e Kaswalder  provenienti dal Gruppo Misto, eletti rispettivamente con Progetto Trentino e Autonomisti Popolari.

Risultato catastrofico per molti volti noti della politica trentina: Lucia Maestri, uscente e candidata in quota PD rimane fuori a dispetto delle 1918 preferenze ottenute, al palo anche Walter Viola (1712) e Graziano Lozzer (1425), entrambi consiglieri uscenti candidati nel PATT. Fuori gli UPT Passamani (1764) e l’onorevole Fravezzi (1306).  Nel centrodestra débâcle per il consigliere uscente Giacomo Bezzi, spostatosi a poche settimane dal voto da Forza Italia all’UDC per ottenere 783 preferenze. Così l’uscente Claudio Civettini (Passato dalla Lega a Civica Trentina, da cui è uscito recentemente per aderire ad AD) con 751 voti, ottenuti nella lista dell’ex deputato autonomista Mauro Ottobre, anche lui fuori dal Consiglio.