martedì, Marzo 19, 2024

Cultura antisistema alla Piccola Galleria di Bologna

Cultura antisistema e aria aperta: un connubio perfetto per continuare a fare cultura. Quindi è proprio il caso di dire che la cultura non si è mai fermata perchè, imperterrita, ha trovato nuovi modi per coinvolgere l’uomo. Parliamo nello specifico della Piccola Galleria, un’iniziativa di Caffè Rubik e di Amaroteca nella città di Bologna.

Cultura antisistema a Bologna. Che cos’è la Piccola Galleria?

La Piccola Galleria è una realtà promossa dal Caffè Rubik e da Amaroteca di Bologna. A fine gennaio, in vista di Arte Fiera, in via Marsala, spirito di iniziativa e amore per la cultura hanno preso forma nella Piccola Galleria. Quest’ultima in sostanza è una vetrina che ospita opere e lavori di artisti non inseriti nei circuiti tradizionali. Il manifesto della Piccola Galleria spiega il motivo concettuale su cui si basa: “Questo spazio combatte il sistema facendolo nostro e chiama a esporre persone che hanno il merito di essere amici o amici degli amici della direzione artistica“.

La direzione artistica della Piccola Galleria

La giornalista Giorgia Olivieri cura tutta la direzione artistica del nuovo spazio culturale. L’intellettuale inoltre mostra una particolare sensibilità verso il tema della lotta di classe creativa. La Olivieri a tutti i curiosi dell’evento ha detto: “Non ho particolari competenze nel mondo dell’arte ma ho tanti amici bravi e talentuosi che, a mio avviso, meriterebbero di più. Ecco, è per loro che ho preso una vetrina: se la moneta è la visibilità, che almeno sia quella vera“. Sanremo Zeitgeist nonchè mostra dallo stile ironico e surreale, ha inaugurato lo spazio bolognese. L’artista e fotografo professionista Guido Calamosca è molto famoso per il suo carattere irreverente e onirico, appunto. Inoltre il Calamosca ha collaborato con il Festival Internazionale Inteatro di Polverigi e dal 2014 è fotografo ufficiale del Summer Jamboree.

La resistenza della cultura antisistema

In estate abbiamo pensato di averla fatta franca con il virus. Ci eravamo illusi di poter vivere “normalmente” la cultura, l’arte, il teatro e invece no. Ci risiamo, tutto è nuovamente fermo anche se la Piccola Galleria di Bologna resiste alle barriere e continua a dare respiro a forme anticonformiste di cultura e di arte. In corso c’è la mostra Volano Scarpe di Chiara Paterna. L’artista è nota per aver creato una pagina Instagram che passa in rassegna le calzature di tutto il mondo che le passavano sotto il naso nell’aeroporto in cui lavora. La Paterna dunque espone opere d’arte in scarpe. Quest’ultime sono buffe, bizzarre, di qualche numero più piccole o esagerate, di pelo, di plastica, con tacchi o senza. L’antisistema della cultura di Piccola Bologna è a tutti gli effetti un fare cultura. È essere visibili e propositivi nei confronti del futuro.


La città di Bologna tra incanto e mistero

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