Oggi, in Piazza Grande si parla di futuro digitale, delle città ma non solo: di come sviluppare nuove tecnologie, ma anche di farlo consapevolmente, cercando sempre nuovi sistemi per promuovere la smart life e la smart city. Oggi con After Modena parla di realtà aumentata, applicazioni, web e molte aziende del settore hanno accolto l’invito del Comune emiliano a trovarsi in piazza a presentare i loro progetti per un domani digitale: After è la kermesse che anima oggi le vie della città e che la rende per un giorno capitale del digitale in Italia.
Numerose sono le iniziative proposte: nuovi concept futuristici ed ecologici di casa e auto, passando per Rer, il servizio rivolto ai cittadini che rendere disponibile in tempo reale le informazioni necessarie a reperire prodotti farmaceutici e poi il bike sharing geolocalizzato, oppure le applicazioni Lume PlannER (ideata da Unimore come piattaforma per la promozione del patrimonio storico-artistico) che ti offre una guida virtuale e personalizzatissima della città e Pikkart, il tour pedonale 3D, invece, dei luoghi nascosti della città di . Tante nuove tecnologie, insomma, che ci permettono anche di tornare indietro nel tempo e ammirare la Modena dell’epoca romana, la vecchia Mutina: un gioco-percorso interattivo creato da Melazeta che, attraverso una passeggiata virtuale con occhiali appositi, mostra la città antica in tutto il suo splendore. “E’ un progetto voluto dal Comune di Modena e dai Musei Civici” spiega Marcella Albiero, general manager di Melazeta “in occasione dei festeggiamenti dei 2200 anni dalla fondazione della città”.
In questa fucina di idee e iniziative, alle 19 di stasera, si innesta il Rìding Tristocomico di Arianna Porcelli Safonov, “Uno spettacolo semplice di teatro comico missionario”, come lo definisce l’autrice e interprete. Missione che si pone come intento di accendere piccoli focolai di sommossa intellettuale e di risvegliare anche le menti più assopite dalle schifezze mediatiche a colpi di risate e schiaffi culturali. “Il Rìding Tristocomico” ci spiega Arianna “vuol ridare speranza anche a quegli italiani che pensano che la cultura, in questo piccolo Paese, sia morta da tempo ma che, nonostante tutto, sperano in una resurrezione. O, almeno, nell’apparizione di un ologramma” e mai immagine è stata più centrata di questa, se si parla di futuro digitale.
Arianna Porcelli Safonov al After Modena
Arianna Porcelli Safonov nasce a Roma da papà russo e mamma milanese. Laureata come storico di moda e costume, lavora per dieci anni nell’organizzazione internazionale di eventi. Le letture che Arianna ci propone oggi prevedono una selezione di racconti tratta dal blog umoristico e partigiano di madamepipì e dal libro Fottuta Campagna (Fazi, 2016); Arianna Porcelli Safonov trascina a forza chi ascolta all’interno di quel mondo misterioso e rivoluzionario che è il ragionamento. Sul palco in solitaria, l’autrice miscela grammatica ricercata ad atmosfere quotidiane, quanto paradossali denunciando i mali dell’epoca contemporanea; veri e propri pezzi di stand-up comedy che ricreano mondi surreali, ma anche angoli putridi e crudi della società in cui ci hanno costretti a nascere senza chiedercelo prima, in attesa di un futuro, appunto, più smart.
Un’ora di lettura, interpretazione e interazione informale con il pubblico in cui si evince, chiaro, come la comicità sia, da sempre, un dovere: “E’ l’unica chance che resta al popolo per risvegliarsi dal torpore culturale, per denunciare e ribellarsi senza necessità di fondare partiti e altre formazioni faziose.Perché la risata è di tutti.” spiega la performer che, aggiunge, parlando di tecnologia “La televisione italiana propone un intrattenimento spesso velenoso perché inietta nel pubblico un siero che spegne la mente e il ragionamento critico. E’ pericoloso, quando si offrono al pubblico solo strumenti per non prendere posizioni, ma si avalla l’ignoranza come paradossale modello culturale”.
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