venerdì, Aprile 19, 2024

Zara scatena la polemica con la campagna “Love your curves”

La marca spagnola di abbigliamento Zara, fondata nel 1975 dall’imprenditore Amancio Ortega, recentemente ha creato scompiglio e indignazione nelle reti sociali dovuto alla sua campagna pubblicitaria “Love your Curves”. La marca avrebbe infatti lanciato una nuova linea di pantaloni mediante uno spot pubblicitario che invita i consumatori ad amare le proprie curve. L’immagine di due modelle decisamente magre ha scatenato la polemica fra gli utenti in quanto non dimostrano di avere un corpo curvilineo e non si adattano alla parola “curvy” utilizzata dall’azienda a scopo pubblicitario.

La prima persona ad aver suscitato la polemica è stata la conduttrice radiofonica irlandese Muireann O’Connell rivolgendosi all’impresa con un messaggio su twitter “you have got to be shitting me, Zara” accusando l’azienda di prendere in giro alle persone:

 

Dopo questo tweet, che ha totalizzato più di 25.000 mi piace, gli utenti non hanno fatto altro che mostrare la loro indignazione per l’azienda accusandola di promuovere l’anoressia invece di fabbricare capi per donne vere.

Non è la prima volta che la marca, è stata criticata per le taglie e la forma dei capi che danno l’impressione di adattarsi più a manichini che a donne normali. L’indignazione degli utenti deriva soprattutto dal fatto che la marca oltre a non migliorare i suoi capi di abbigliamento come richiesto dai consumatori, continua a utilizzare la parola “curvy” che non corrisponde certamente all’immagine proposta nei cartelli pubblicitari.

Zara ha risposto alle polemiche solamento dichiarando che questa nuova linea di pantaloni è stata definita “curvy” in quanto esalta la figura della donna, ma non ha voluto fornire ulteriori risposte nonostante l’accanimento dei consumatori.

La risposta dell’azienda infatti non ha messo a tacere gli utenti che a loro volta continuano a lanciare accuse abbastanza taglienti e fra questi vi è anche chi usa il sarcasmo per offendere l’azienda sostenendo che di “curvy” le modelle del pannello hanno solo le ciglia. Kita Van Slooten, giornalista olandese, ha mostrato anche lei la sua indignazione e ha persino proposto all’azienda (seguita da altre utenti) di utilizzare il suo corpo e le sue curve per fare della vera pubblicità.

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